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Cronaca Via Giovanni Ciampini

La guerra dei roghi a La Barbuta: secondo incendio dopo il blitz dei vigili. La rabbia dei residenti

In pochi giorni due roghi sono scoppiati nell'area di via Giovanni Ciampini. La Polizia Locale indaga

"Non ne possiamo più. Viviamo con le finestre chiuse e dopo il blitz dei vigili la situazione è peggiorata". A parlare è Maria, che vive a pochi chilometri dal villaggio attrezzato de La Barbuta dove ieri, la seconda volta in pochi giorni, un maxi incendio ha visto impegnati i Vigili del Fuoco, di Roma e Marino, i vigili e la Polizia, anche con l'ausilio degli elicotteri. Il fumo nero, infatti, visto l'orario notturno minacciava il vicino aeroporto. 

Due roghi in poche ore a La Barbuta

A dare l'allarme, intorno alle 21, i residenti del comune aeroportuale. Le fiamme, scoppiate nel lato di via Giovanni Ciampini. Sul posto il gruppo Spe della Polizia Locale, che ha un presidio fisso all'ingresso del campo insieme alla Polizia Provinciale, e i Vigili del Fuoco con quattro squadre e, appunto, il supporto aereo. A sedare sul nascere i momenti di tensione la Polizia di Stato con tre volanti. Le fiamme, che hanno visto bruciare cumuli di rifiuti e plastica, sono state domate alle 23

Vietate le macchine nel campo 

Una scena, questa, che già si era vista con le stesse modalità lo scorso 19 settembre. Due incendi in poche ore che sanno quasi di sfida e di risposta ai diktat del Comandante generale dei vigili urbani Antonio Di Maggio che obbliga i mezzi di trasporto delle famiglie rom a restare parcheggiate fuori dall'insediamento. Il blitz dei caschi bianchi di martedì ha confermato, nei fatti, quanto promesso dal numero uno dei vigili.

"L'attività ha consentito il blocco di veicoli e autocarri che trasportano rifiuti tossici e nocivi che poi vengono dati alle fiamme, e che comportano gravissimi danni ambientali non solo per i cittadini residenti, ma anche problemi per l'attività e l'atterraggio degli aerei nell'aeroporto attiguo", aveva commentato Di Maggio dopo l'operazione.

Minacciate rappresaglie dai residenti de La Barbuta

I residenti de La Barbuta si sono accerchiati, "aggrediti" e fin da subito avevano minacciato rappresaglie per manifestare il loro dissenso contro il divieto di parcheggio nell'insediamento. E così dalle parole sono passati ai fatti. Due roghi, dolosi, appiccati in due giorni. Di notte, sempre allo stesso punto, lontano dall'ingresso principale, dove c'è il presidio della Polizia Locale, e visibile solo quando fuoco e fiamme hanno già iniziato a fare il loro dovere. 

Le indagini della Polizia Locale

"I roghi ci sono sempre stati, ma da quando c'è stato il blitz del 18 settembre la situazione è peggiorata", dicono i residenti vivo nei pressi del campo che ammoniscono: "Questa zona è abbandonata, né il nostro comune, né Roma Capitale ci vogliono mettere bocca".

La Polizia Locale, secondo quanto appreso da RomaToday, non intende abbassare la guarda. I caschi bianchi indagano sui roghi dolosi e sono sulle tracce degli individui che hanno acceso gli incendi di martedì e giovedì. I responsabili sarebbero tutti appartenenti ad un unico nucleo familiare. 

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