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Urbanistica, i costruttori accelerano sui Piani di Zona. Caudo: "Approvazione entro giugno"

Ad affrontare il tema una commissione Urbanistica durante la quale erano presenti sia l'assessore alla Trasformazione Urbana che i rappresentati delle organizzazioni del settore

Sbloccare nel più breve tempo possibile gli interventi di edilizia agevolata del bando regionale 355, i cosiddetti Piani di zona. E' questo l'oggetto del contendere sul tavolo della commissione Urbanistica che si è tenuta questa mattina negli uffici dell'assessorato di via del Turismo all'Eur. Davanti ai consiglieri capitolini presieduti da Antonio Stampete, e ai rappresentanti di diversi comitati cittadini, si sono confrontati l'assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo e le parti sociali del settore, dall'associazione dei costruttori romani, l'Acer, presente il presidente Edoardo Bianchi, a Federlazio e Legacoop.

Un confronto non privo di nervosismo quello tra l'assessore competente e le categorie del settore, “sembra che i costruttori abbiano alzato il tiro” uno dei commenti 'autorevoli' raccolti nei corridori di via del Turismo, che viene dopo un incontro  durante il quale, a causa dell'assenza dell'assessore Caudo per motivi istituzionali, i rappresentati dei 'costruttori' hanno abbandonato un tavolo tecnico con al centro le convenzioni per dare avvio alla manovra di edilizia agevolata. Un comportamento che, dopo diversi mesi di riunioni tecniche tra l'amministrazione e i 'costruttori', non è piaciuto all'assessore: “Sono molto sorpreso che si sia detto che questa amministrazione voglia bloccare la manovra: è una bugia” ha affermato con tono deciso. L'allarme delle categorie del settore è stato raccolto da più parti in Consiglio comunale.

Da qui una commissione “urgente”, così come l'ha definita in apertura Stampete, per “arrivare a sbloccare nel più breve tempo possibile la manovra e riaprire il dialogo costruttivo dei precedenti tavoli”. Proprio oggi scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni delle parti sociali allo schema di convenzione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione che l'assessore Caudo punta a veder approvato definitivamente entro giugno. Lo stesso mese scade il termine per l'accesso ai finanziamenti del bando regionale. Tempi stretti che, come precisato in commissione, renderanno necessario l'intervento degli uffici dell'assessorato alla Trasformazione Urbana che presenteranno una richiesta di proroga alla Regione Lazio.

ACER e LEGACOOP- “Diamo la massima disponibilità al dialogo ma chiediamo che la manovra non necessiti di tempi biblici” esordisce il presidente dell'Acer Edoardo Bianchi. “Sbloccare gli interventi del bando 355 (quello che permette di accedere ai fondi regionali per l'edilizia convenzionata, ndr) darebbe una risposta all'emergenza abitativa, all'occupazione e ai problemi delle imprese” ha aggiunto garantendo la possibilità “qualora tutto si sblocchi” di realizzare almeno cinque mila alloggi “entro venti mesi”. Su ventotto Piani di Zona infatti circa la metà sono stati realizzati. “Agli altri cosa diciamo?” si chiede il presidente di Acer. “Bisogna comprendere l'importanza di queste decisioni” gli fa eco Fabio Bastianelli di Legacoop. “Questa manovra potrebbe sbloccare ben 90 milioni di euro di opere di urbanizzazione”. E ancora: “Sono nove mesi che non si muove niente. Bisogna cambiare passo” il rimprovero di Federlazio.

CAUDO – In quanto ai Piani di zona l'assessore ha spiegato le problematiche relative allo sblocco del provvedimento: “Su 28 Piani di zona, 13 sono stati già sbloccati, per quest'ultimi mancano 6 milioni e mezzo di euro, per i rimanenti 15, mancano ancora 30 milioni di euro. Soldi che ora non ci sono ma che contiamo di 'liberare' approvando gli schemi di convenzione” ha spiegato Caudo. Se la Regione Lazio mette in campo dei finanziamenti, spetta invece a Roma Capitale reperire le aree attraverso espropri o pagando in cubature. “Abbiamo intenzione di concludere questo percorso” ha confermato “ma sono rimasto colpito dal modo con cui, lasciando un tavolo a cui erano presenti tutti i referenti dell'amministrazione, gli operatori si sono alzati e se ne sono andati. Questo è un modo per interrompere il dialogo”. L'assessore Caudo si è poi difeso con i numeri. “Quest'anno, nonostante la difficoltà di chiudere il bilancio, il mio dipartimento stanzierà 226 milioni di euro di investimenti diretti per le opere pubbliche più 206 milioni derivanti dalle opere a scomputo di interventi privati. In totale, il dipartimento urbanistica muoverà 700 milioni di euro”.

STAMPETE – “La convocazione nasce per fare in modo che si arrivi all'approvazione degli schemi di convenzione, e di conseguenza alla possibilità di far partire i lavori, nel più breve tempo possibile” spiega Stampete che chiede all'assessore, “fermo restando la piena autonomia del suo operato, un cambio di passo per fornire tempi certi alla città che vive in un momento di difficoltà” spiega. Poi una proposta: “Per coordinare meglio i lavori e arrivare prima a un esito positivo al tavolo con le parti sociali potrebbe partecipare anche un membro di questa commissione”.

CONSIGLIERI – Se il consigliere Pd Pierpaolo Pedetti invita alla “fiducia e al dialogo per costruire regole chiare e praticabili”, l'ex assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera (Fratelli d'Italia) e Roberto Cantiani (gruppo misto) hanno accusato l'amministrazione capitolina di “immobilismo”, a chiedere più partecipazione è il consigliere del Movimento cinque stelle Daniele Frongia: “Avrei preferito un maggior coinvolgimento nel processo che ha portato fino a qui. Oggi non avevamo nemmeno davanti lo schema di convenzione”.

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