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Ostia: mancano i fondi, spiagge sporche fino a giugno. Il M5S prova a metterci una pezza

La presidente del X Municipio ha confessato al consiglio lidense le problematiche sull'erogazione dei fondi per i bandi relativi alla pulizia delle spiagge

Ritardi nell'erogazione dei fondi e così le spiagge libere di Ostia resteranno sporche fino ad inizio giugno. Con la stagione balneare già iniziata. La presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo ci mette la faccia e ammette le problematiche del mare di Roma. Una serie di rinvii, di abbattimenti lasciati a metà e di bandi ancora fermi al palo disegnano uno scenario decisamente lontano dall'estate a 5 Stelle desiderata dal capogruppo grillino in Campidoglio Paolo Ferrara

Ostia non è pronta. Lo abbiamo descritto e, un ragazzo, il primo maggio è tornato a casa anche con un 'ricordino'. A casa non ha riportato una conchiglia o un po' di sabbia, ma un taglio, profondo, causato da una trave di legno di un chiosco abbattuto e lasciata in spiaggia sull'arenile dell'ex Amanusa. Ferita sotto al piede e "gita" all'ospedale Grassi anziché partitella a calcio con gli amici al mare. Anche l'ex chiosco della Spiaggetta è un ammasso di assi di legno rotti e chiodi arrugginiti. L'ex Happy Surf, vicino al Porto, idem.

Spiagge libere ad Ostia: cosa accade

Una questione che, oltre che di decoro, è quindi anche di sicurezza. Oggi Di Pillo, sollecitata dalle Opposizioni, ha fatto un punto sul tema in X Municipio. Il quadro è desolante. Il bando per il bau beach è stato assegnato, quello per i bagnini anche ma il personale di salvataggio, come da ordinanza balneare, sarà operativo, fino al 15 giugno, solo per i fine settimane poi tutti i giorni fino al 21 agosto. 

Costruite le casette in legno che conterranno l'attrezzatura dei bagnini. Quindi la questione dei bagni pubblici. Saranno posizionati in spiaggia, in legno, ma il bando ancora non è partito. Si attende. Così come si aspetta anche l'arrivo delle docce e delle fontanelle con l'acqua potabile. Il grosso punto interrogativo, invece, riguarda la pulizia degli arenili. Castel Porziano, l'ex Amanusa e le spiagge di Ponente ora sono libere e liberate dagli abusi, ma anche senza chi ne gestirà la pulizia. 

Ostia: inizia l'estate 2018

Spiagge sporche ad Ostia

E così sarà almeno per le prossime tre settimane. Solo da inizio giugno, infatti, quei tratti riavranno lustro. Il bando per la pulizia delle spiagge, a stagione balneare già iniziata, non c'è. "Abbiamo questi ritardi per una mala gestione fatta nel corso degli anni. La Commissione Prefettizia ha scoperto cosa non andava, noi stiamo correndo per garantire ai cittadini l'opportunità di garantirsi un'estate serena e spiagge finalmente libere. Più di così, attualmente, non possiamo fare. Mi assumo la responsabilità ma non stiamo dormendo", dice Di Pillo. 

Non si nasconde dietro il 'politichese'. Le fa onore. Ma fino a giugno chi pulirà le spiagge? Di Pillo ha pronta la soluzione: "Abbiamo ancora fondi residui da destinare per una pulizia straordinaria delle spiagge, poi ho chiesto al direttore del X Municipio di attivarsi per noleggiare due macchine vagliatrici, una per Ponente e una per Levante". Costo 5mila euro l'una. Una soluzione tampone in attesa dell'appalto per la pulizia degli arenili. 

Le Opposizioni attaccano il M5S

Le parole di Di Pillo, tuttavia, non hanno soddisfatto le Opposizioni. "La mancata pulizia delle spiagge pubbliche e dei bagni è dovuta alla mancanza di soldi. Anche la demolizione dei chioschi si è interrotta perché la spesa si è rivelata superiore ai fondi stanziati. Un vero disastro la prima stagione balneare ad Ostia dei 5 Stelle. - tuona il capogruppo del Partito Democratico nel X Municipio Athos De Luca - L'incapacità, l'arroganza e l'improvvisazione stanno portando un grave danno ai cittadini, all'ambiente e alla stagione balneare".

"La stagione balneare è cominciata e Di Pillo ha di fatto certificato i drammatici ritardi. Mi chiedo se è questo il trattamento che merita il mare di Roma e se questo non sia il segnale chiaro di incapacità e di improvvisazione da parte di chi ha vinto le elezioni municipali, promettendo il grande rilancio di questo territorio e di chi siede da due anni in Campidoglio, confermandosi sempre più distante dal suo litorale", dichiara Andrea Bozzi, capogruppo delle liste civiche per l'Autonomia in Municipio X, 'Ora' e 'Un Sogno Comune'. 

"Per me - conclude Bozzi - è facile dire che se fossimo un Comune autonomo non assisteremo a queste penose lungaggini, frutto probabilmente anche della subalternità al Campidoglio. Ma stante questa situazione posso solo giudicare i fatti. E i fatti raccontano una città di mare, il mare della Capitale, che avrebbe dovuto prepararsi per tempo alla stagione balneare, con beneficio di tutto il circuito turistico, e che invece ad oggi è completamente in 'alto' mare". 

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