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Il Tempo attacca Sandro Medici: infuria la polemica nel Municipio X

Il caso, portato alla luce dal quotidiano Il Tempo, vedrebbe il presidente del Municipio X Sandro Medici proprietario di una casa di lusso in Piazza Cavour, pagata però la metà del suo valore commerciale

Il Presidente del Municipio X, Sandro Medici, è finito in questi giorni al centro di una corposa polemica. Il quotidiano Il Tempo avrebbe infatti avanzato dubbi su un presunto acquisto ‘privilegiato’, da parte del presidente, di un immobile in Piazza Cavour, nel quartiere Prati. La suddetta casa, in cui Medici abita ormai dal 2005, sarebbe stata acquistata nel 2010 ad un prezzo corrispondente a circa la metà del suo valore commerciale. Questo episodio, anche se ancora da dimostrare, ha già scatenato le critiche e le proteste di molti.

LA CASA – L’immobile, inserito al quarto piano di un palazzo d’epoca, si trova a Piazza Cavour, nel quartiere Prati. Un appartamento di 150 mq in una delle migliori zone della Capitale ha un grande fascino e, di conseguenza, anche un grande prezzo. Le valutazioni medie del mercato immobiliare a Roma riportano, infatti, che il prezzo al mq in quella zona partono minimo da 7.000 euro al mq fino a superare, proprio in piazza Cavour, addirittura i 10.000. 3.300 euro al mq sarebbe invece stato il prezzo proposto nel 2010 a Medici, per l’acquisto della casa.

LA PRESUNTA DINAMICA – Dal 2005 Medici abita in questo appartamento chic, e dopo 5 anni di affitto avrebbe quindi deciso di “dedicarsi al pagamento del mutuo di 350mila euro – spiega il pezzo de Il Tempo, a firma di Matteo Vincenzoni - ereditato dalla società venditrice, di proprietà di un noto imprenditore romano particolarmente attivo nel campo immobiliare”.

In molti stanno avanzando ipotesi maliziose su questo ‘affare’ stipulato dal presidente del Municipio X, che a conti fatti avrebbe quindi risparmiato il 50% in questo suo acquisto. “E’ bene precisare – prosegue il pezzo de Il Tempo - che la compravendita è firmata davanti al notaio dalla signora L.S., con la quale il minisindaco convive come testimoniato anche dalla targhetta sulla cassetta della posta, a nome Sandro Medici”.

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