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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Roghi La Barbuta, dai comitati appello a Raggi e Prefetto. Lozzi: "Incendi dimezzati"

I comitati di quartiere costretti a respirare la diossina, lanciano un appello per risolvere il problema dei roghi. Lozzi: "Con il presidio sono quasi dimezzati, ma non basta. Stiamo mettendo in campo più soluzioni"

Un appello alle istituzioni cittadine per chiedere il ripristino della sovranità dello Stato. La Comunità territoriale del VII Municipio, la rete di associazioni  locali e comitati di quartiere, ha preso l’iniziativa. Con un documento, ha sintetizzato le istanze che i cittadini, da tempo, diffondono sui social network.

RICHIESTE DISATTESE - “Sono anni che, quasi quotidianamente, i fumi tossici di materiale altamente inquinante avvelenano i quartieri circostanti di Morena Tor di Mezzavia, Gregna, Osteria del Curato, Romanina, Campo Romano ed il comune di Ciampino. Il materiale bruciato – ha ricordato la Comunità Territoriale – è frutto di un commercio in gran parte illegale tra i nomadi ed i privati esterni”. Ma a fronte dell’annosa situazione “tutte le richieste finora avanzate dai cittadini di mettere fine a questo stato di cose, sono state disattese e – viene sottolineato -  l’annunciato superamento non risolve il problema immediato, che è quello di riportare la sovranità della legge e dello Stato”.

L'APPELLO - La strada finora tentata, quella di un presidio delle forze di Polizia Locale all’esterno del Campo, secondo la Comunità Territoriale si sta mostrando inefficace. “La Sindaca e soprattutto il Prefetto devono assicurare un adeguato presidio di forze dell’ordine”. Per la rete di Comitati locali va bene puntare su un presidio, ma deve essere “all’interno del campo e con forze dell’ordine integrate”. In prospettiva va bene la chiusura, ma la Comunità Territoriale, i cui aderenti sono stanchi di respirare diossina, chiedono soluzioni immediate. “I cittadini che abitano fuori dal raccordo – viene ricordato alle istituzioni locali – sono uguali a quelli residenti nel centro storico”.

UN LIEVE MIGLIORAMENTO - Sulla vicenda, il Municipio VII sta operando una sorta di cerniera tra i residenti ed il Campidoglio. “Le richieste dei Comitati che vogliono impegnare anche l’Esercito, saranno sicuramente portate all’attenzione della Sindaca. Tuttavia finora qualche risultato, il presidio della Polizia Locale, lo ha portato: i roghi censiti nel 2016 a La Barbuta sono stati 144. Quelli del 2017, fino a Giugno, sono invece 44. Quasi la metà. Inoltre – spiega la Minisindaca – analizzando i dati, si è visto che oltre il 70% dei roghi è frutto di rifiuti urbani che vengono incendiati. Per questo si sta sollecitando Ama ad incrementare la raccolta, perché lì bisogna farla quotidianamente: ci vivono 700 persone. Se i rifiuti si accumulano è un problema.. In tal senso verrà anche rivisto il contratto di servizio con l’azienda”.

NEL LUNGO TERMINE - Risolvere nell’immediato il problema dei roghi, sembra complicato. “E’ chiaro che ci sono anche i roghi di materiale tossico, fatti per estrarre il rame. Come Municipio abbiamo deciso di stanziare delle risorse economiche per facilitare il controllo delle forze di polizia locale anche all’interno del campo. La soluzione, non immediata, resta quella di chiudere il Campo. Da questo punto di vista – conclude Lozzi – si stanno facendo degli accertamenti patrimoniali sulle persone che vi sono ospitate. E’ chiaro che, quelle che risulteranno proprietarie di immobili, saranno 'accompagnate' presso le loro dimore. Così progressivamente il Campo verrà svuotato”. Con i fondi europei invece, si punterà a fornire soluzioni alloggiative per le famiglie de La Barbuta che non sono in grado di provvedere autonomamente. Ma ci vuole tempo. Nel breve termine, la strategia che sarà approntata verte su due assi: aumentare i controlli e migliorare la raccolta dei rifiuti.
 

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