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Quell'incrocio su via di Casal Morena preoccupa i residenti

Tra via Francica e via di Casal Morena si verificano spesso incidenti, più o meno gravi. Il problema, secondo i residenti, la velocità dei veicoli e l'assenza di semaforo pedonale

Tra via di Casal Morena e via Francica c'è un piccolo incrocio che i residenti del quartiere chiamano “della morte”. Frequentemente teatro di incidenti tra automobili e tra motorini e automobili, non di rado sono state investite delle persone e c'è stata anche una vittima.

Alcune persone stanno attraversando la strada per immettersi su via di Casal Morena, che è percorsa da un ampio e sicuro marciapiede di recente costruzione e, pertanto, è facilmente percorribile a piedi, con carrozzine e passeggini o in bicicletta e ci raccontano: “Noi abitiamo in quelle vie in fondo a via Francica, tra via Palermiti e via Limbadi -ci spiega un signore- e siamo costretti a sottoporci continuamente al rischio di dover attraversare la strada qui, in macchina come a piedi”.
“Non è semplice - interviene un'altra signora - come si potrebbe pensare. I veicoli corrono molto veloci in questa strada, nonostante passi attraverso un centro abitato e vi si immettano molte vie laterali.
via-francica-2Facciamo loro presente che su via Francica c'è uno Stop che regola l'immissione dei veicoli; pertanto domandiamo come mai questo non sia sufficiente a ridurre i rischi di incidenti.
Ci rispondono: "“Servirebbe innanzitutto che venisse regolata e monitorata la velocità su via di Casal Morena. Si potrebbero fare dei dossi -consiglia un altro residente- oppure mettere degli autovelox che puniscano seriamente chi supera i limiti di velocità previsti, che in città sono fissati a 50 Km/h”.
“E poi fare un semaforo, magari di quelli intelligenti, che diventano rossi solo se un veicolo si sta immettendo nella via che taglia. E infine -concludono- delle strisce di attraversamento pedonale con semaforo che si aziona con il pulsante”.
“Sì, come in Europa -interviene un giovane che li accompagna- ma stiamo troppo indietro anche sulle piccole cose per poter guardare troppo avanti”.

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