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La Barbuta come la "terra dei fuochi": il M5s spinge per l'intervento dell'Esercito

Chiesta l'intervento della prefettura e delle Forze Armate

I continui roghi tossici che si sprigionano dal campo de La Barbuta, continuano ad alimentare un clima di veleni. I residenti dei quartieri circostanti, segnalano frequentemente miasmi e dense colonne di fumo. A dispetto di un tema che è ampiamente stato affrontato, non sono mai stati messi in campo interventi risolutivi. Per affrontare la questione, è sceso in campo anche il M5s del limitrofo comune di Ciampino. Lo ha fatto, cercando di chiarire quali sono le autorità preposte a risolvere l'annoso problema. ù

Il ruolo della prefettura

Come hanno ricordato gli attivisti pentastellati "i roghi tossici sono veri e propri reati penali e come tale vanno trattati". Sono due gli articoli del codice penale che intervengono per sanzionare la combustione illecita di rifiuti, trattandola come un reato. "Ed in quanto reati – osservano i grillini di Ciampino – la competenza non può  essere imputata alla Giunta Capitolina ma alle autorità competenti: il Prefetto e le forze dell'ordine". L'intervento del Prefetto era stato d'altra parte invocato anche dalla Comunità territoriale del VII Municipio, una rete che comprende decine di Comitati di Quartiere ed associazioni. Per cercare di rendere più esplicita la richiesta, a fine luglio questa rete, insieme al network di Cinecittà Bene Comune, aveva anche organizzato un sit-in sotto la sede della prefettura. 

Applicare la legge sulla Terra dei fuochi

Alle iniziative della società civile, si sono accompagnate anche le richieste d'intervento delle istituzioni interessate. La presidente del Municipio VII Monica Lozzi ed il sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli, hanno infatti inviato una richiesta congiunta all'indirizzo della Commiissione parlamentare d'inchesta sulle condizioni di sicurezza e degrado delle città e delle loro periferie. La stessa istanza è stata inoltrata al Viminale,  all'attenzione quindi del ministro Minniti. Ad entrambe è stato chiesto di costituire un tavolo interistituzionale che svolga gli stessi ruoli di quello previsto e creato per l'emergenza della "Terra dei fuochi". La lettera è stata inoltrata il primo agosto del 2017. "Si è chiesto di valutare la possibile applicazione  della legge  sulla Terra dei fuochi (n. 6/2014) – scrive il gruppo pentastellato di Ciampino – finalizzat all'utilizzo delle Forze Armate per operazioni di controllo del territorio" utili a fermare il fenomeno dei roghi tossici. 

La sinergia istituzionale

Per risolvere definitivamente il problema, viene quindi proposto di mettere in campo una pluralità di attori. "Siamo di fronte a un'emergenza talmente grave e complessa che non può essere affrontata e risolta dalla Giunta Capitolina in maniera isolata" osservano i grillini di Ciampino. Per porre fine all'asnnoso  fenomeno dei roghi tossici, si punta ad attivare una sinergia istituzionale, in grado di coinvolgere il governo, la prefettura ed eventualmente anche le Forze Armate.  Una strada da perseguire, possibilmente, in tempi rapidi.

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