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Morena Morena / Via Frascineto

Tutti in strada per Dodo: la fiaccolata da casa al luogo del delitto

Si sono ritrovati tutti in via Frascineto. Parenti, amici, vicini, compagni della Croce Rossa per salutarlo un'ultima volta e ricordare a tutti "che Dodo era un ragazzo per bene"

"Qui c'è tutto a dire che ci sei". Così recita lo striscione appeso accanto al luogo dove Dodo ha perso la vita, dove qualcuno gli ha sparato per ragioni ancora oscure e dove questa sera si sono riuniti parenti, amici, vicini, gente del quartiere. Sono scesi tutti in strada per lui, per ricordarlo, per stringersi intorno al suo pensiero e tornare ancora una volta a dire che Edoardo Sforna, 18 anni, incensurato, freddato da un colpo di pistola al torace, non meritava di morire.

Sono partiti in massa da via Casal di Morena 102, l'indirizzo di casa di Edoardo, e sono arrivati alla vicina via Frascineto, luogo del sangue. Sono in tanti, molti hanno una candela in mano, c'è chi piange in silenzio, chi si abbraccia, chi singhiozza. Dalla piazza antistante il centro commerciale una scala porta davanti alla pizzeria dove Dodo lavorava e dove, oggi, tra candele, fiori e foto che ne richiamano la memoria, la madre si è chinata a baciare il punto dove il figlio è caduto. "Amore di mamma, non ci sei più, ti hanno ammazzato come un verme. Gli auguro di morire come vermi", ha mormorato Marina Sforna, una donna robusta e orgogliosa. "Daje Edoardo", ha urlato un ragazzo e tra gli applausi un altro ha gridato "giustizia!". "Non è giusto, non è giusto, era buono con tutti", si disperava un altro amico. Attonita la fidanzata di Edoardo, Elisa, a lungo abbracciata alla madre di 'Dodo'. "Sentire al tg 'ucciso come un boss' mi ha fatto un effetto...", ha detto un amico di Edoardo.

Fiaccolata per Dodo a Morena - foto di G. Nozzoli


Subito dietro uno spiazzo che accoglie il dolore dei presenti, degli amici che leggono qualche pensiero dedicato a Dodo volendone ribadire la vita irreprensibile. "Siamo qui per dire ancora una volta che Edoardo era una ragazzo per bene circondato da gente altrettanto per bene. Nessuno può permettersi di denigrarlo". Applausi e lacrime a contornare le parole di chi vuole sapere perchè, perchè "un ragazzo così semplice e buono" come Edoardo è stato ucciso. E ancora una volta dalla madre del giovane, che ha negato ogni possibilità di perdono, le parole più dure: "Solo i delinquenti difendono, in questo Stato di m...O forse volete che la giustizia ce la facciamo noi? Se me lo mettono davanti - quello che l'ha ammazzato - ha aggiunto - lo sventro, perché mi hanno rovinato la vita."

INDAGINI - Nel frattempo le indagini proseguono tracciando le prime linee di un quadro che comunque resta fatto di ipotesi. Dall'autopsia i primi elementi certi: un solo proiettile al petto, mortale. Il killer ha sparato per uccidere, ma gli altri tre colpi sono andati a vuoto, nonostante la distanza ravvicinata. Segno che l'assassino tirava male, hanno commentato gli investigatori. Intanto è stato trovato uno scooter bruciato che probabilmente è quello usato dai sicari: era a pochi chilometri dal luogo del delitto, sarà esaminato dal Ris per cavarne elementi utili. Si lavora anche agli identikit degli assassini: almeno due i testimoni oculari. Da quanto emerge, sembra tramontata l'ipotesi secondo cui Dodo doveva solo essere gambizzato ed è morto per un errore del killer, avanzata tra altre, in questi giorni, da fonti vicine all'indagine. Tra i possibili motivi, un diverbio occasionale con qualcuno incrociato per caso, magari un litigio per strada o nel traffico durante la consegna di una pizza.
 

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