La Befana a La Barbuta: al posto del carbone tanti rifiuti carbonizzati
Un vasto incendio è stato fotografato in zona La Barbuta, dove è presente il Campo Rom. Chiesto un intervento del neo assessore Danese e di Roma Capitale "affinchè si metta la parola fine alle illegalità della zona"
Ancora incendi. Questa volta, nella notte dell’Epifania. Le fiamme fotografate, nei pressi del Campo Rom, sono davvero impressionanti. E ripropongono il tema della sicurezza all’interno d'una struttura in cui sono presenti centinaia di persone. Ma anche dei cittadini che popolano i quartieri attigui.
ANCORA ROGHI - A lanciare nuovamente l’allarme è stato il Consigliere regionale Adriano Palozzi che descrive un “incendio alquanto vasto”, divampato nella giornata del 6 gennaio. “Ancora intorno alle 21 – ha aggiunto Palozzi - le fiamme erano ben visibili dal Grande Raccordo anulare e dall’Appia Nuova”. Non è la prima segnalazione del genere, che viene fatta dal Consigliere di Forza Italia. “Per l’ennesima volta mi ritrovo a denunciare a mezzo stampa tali episodi di illegalità: atti di inciviltà che non fanno altro che testimoniare il degrado e l’abbandono dominanti all’interno dell’insediamento attrezzato”.
SICUREZZA E VIVIBILITA' - I roghi a La Barbuta, non rappresentano una novità, come non lo sono i tantissimi rifiuti accatastati a ridosso del Campo Rom. “Sono mesi – rimarca il Palozzi - che contestiamo l’insostenibilità di una situazione antropica fuori controllo, i cui effetti incidono negativamente sulla sicurezza e la vivibilità delle popolazioni di Ciampino e Morena. Realtà sempre sottovalutata dal sindaco Marino e dall’ex assessore Cutini”. Più volte il Consigliere regionale aveva infatti richiesto l’intervento dei due. Ora, l’appello viene invece rivolto “al neo assessore alle Politiche sociali, Francesca Danese” che viene sollecitata insieme a “ Estella Marino e Luigi Nieri, affinché si metta la parola fine sulle illegalità alla Barbuta, tra l’altro invasa da discariche abusive a cielo aperto. Non servono interventi spot –conclude la nota Palozzi - ma una pianificazione seria e programmata”.
