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Venerdì, 19 Aprile 2024
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INTERVISTA - Sandro Medici saluta il X municipio: "C'è bisogno di cambiamento"

Colloquio con il presidente uscente della Circoscrizione Tuscolana: "Escludo che in questo territorio possa vincere la destra"

Un'importante "roccaforte della sinistra romana". Il presidente uscente dell'ex X Municipio (diventato ora VI dopo l'unione con il IX) Sandro Medici si appresta a lasciare la presidenza della circoscrizione per partecipare alle corsa al Campidoglio riassumendo i suoi ultimi 5 anni di mandato alla guida del Municipio Tuscolano in un'intervista esclusiva per RomaToday.

Presidente Medici, perchè non si è ricandidato alla presidenza del X Municipio? Per la corsa al Campidoglio, per avere portato a compimento il suo programma o perchè impossibilitato al termine dei due mandati?

Comincerei dalla terza ragione, in quanto dopo un pò più di due mandati per legge non posso ricandidarmi. Al di la di questo credo che ci sia comunque un esaurimento di una spinta che dopo tanti anni si è attenuata. Per quanto accaduto e fatto in X Municipio credo che sia più giusto dare vita ad un cambiamento. Una nuova figura che segua la strada intrapresa tanti anni fa da questa presidenza proseguendo nel nostro lavoro con nuovi stimoli e nuovi progetti.

M5S al 30,75%, Pdl al 16,95% e Pd al 29,64%. Pensa che il voto dei cittadini del X alle ultime elezioni nazionali si rispecchierà anche nel voto in Municipio?

Credo di si. Questi tre grandi blocchi politici saranno votati anche alle Municipali, penso che guadagnerà qualcosa in più La Destra a scapito del M5S. L'idea tripartitica si ripeterà sicuramente ma non escludo un risultato a sorpresa per quanto concerne le elezioni comunali, soprattutto nella figura di Alfio Marchini e anche del sottoscritto.

Come giudica il suo ultimo mandato come presidente?

Sono sincero nel dire che meritiamo una sufficienza soprattutto in relazione a questo ultimo mandato concluso senza particolari squilli a differenza di quanto fatto nei 7 anni precedenti. Uno stallo dovuto principalmente a due fattori: anzitutto un atteggiamento ostile da parte dell'amministrazione comunale con alcune 'rappresaglie' piuttosto significative. Ostilità che ha rigurdato tutti i municipi ma che nel nostro caso ha portato ad una 'mortificazione soggettiva'. A questo aggiungerei anche una seconda ragione data dalle incertezze e dalle divisioni all'interno di questa amministrazione che hanno incrinato gli equilibri ed il lavoro di questo ultimo periodo di governo in X Municipio.

C'è qualcosa in sospeso che avrebbe voluto portare a compimento?

Assolutamente sì. Penso al teatro all'interno della nostra sede municipale che non siamo riusciti a realizzare. Una sede storica come la nostra, che come sapete è l'ex Istituto Luce, dove esiste un antico teatro di posa che sarebbe potuto divenire un importante centro culturale per tutto il territorio e non solo. Un'opera per la quale erano stati stanziati un milione di euro dalle vecchie amministrazioni di centrosinistra in Comune ma che non siamo riusciti a realizzare per tutta una serie di questioni burocratiche e non solo. Un'opera importante, un teatro per accolgiere tutte le espressività del territorio che spera possa essere realizzato da chi mi succederà alla presidenza del Municipio.

I centri sociali Corto Circuito e Spartaco, l'Associazione Via Libera e molte altre realtà sono presenti nel territorio. Quanto è importante questa area per la sinistra romana? Quanto 'peserebbe' una vittoria del centrodestra?

Intanto escluderei che il X Municipio si possa spostare a destra. Semmai ci potrebbe essere una competizione tra i gruppi di sinistra o centrosinistra ed il MoVimento 5 Stelle. Un territorio sensibile e democratico che negli anni ha dimostrato come una certa politica possa dare i risultati sperati. Un territorio molto importante per la sinistra romana, divenuto nel corso dei decenni un punto di riferimento per tutta la città. Un governo dove le politiche sociali, quelle abitative e quelle sul lavoro sono divenute un esempio positivo che ci copiano anche fuori da Roma.

Piste ciclabili, tante ma poco raccordate e spesso lasciate al degrado, perchè?

Credo che abbiano ragione i cittadini a lamentarsi per questa situazione. Ma purtroppo la ragione è strutturale. Diverse sono state le progettazioni presentate dalle amministrazioni di centrosinistra che avrebbero dovuto produrre altri risultati. Purtroppo c'è un problema di fondo che riguarda non solamente il X Municipio ma tutta la città: ovvero che non c'è mai stato un serio progetto strutturale sulla ciclabilità cittadina. Ci sono diverse piste che potrebbero essere funzionali ma che non riescono ad esserlo. Mi auguro che le piste ciclabili di Roma smettano di esserlo solamente per i ciclisti della domenica e si arrivi a ragionare sul fatto che la ciclabilità è una valida e reale alternativa per la mobilità cittadina dei romani.

Chi sarà il presidente che potrebbe proseguire il suo programma?

Credo che bisogna attendere l'esito delle primarie che risultano molto complicate con molti candidati possibili. Tra i candidati c'è sicuramente un possibile presidente che potrebbe proseguire il percorso politico cominciato da questa amministrazione di centrosinistra in modo diverso ma con una continuità importante.

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