Don Bosco: scoperto “il lago Nobiliore”
In via Fulvio Nobiliore si è formato un laghetto, a seguito dell'acquazzone di oggi. "Bastano un po' di foglie non raccolti e tombini otturati, ed il gioco è fatto. Non ci servono acque sorgive"
A Roma è stato scoperto un nuovo laghetto. Dopo quello dell’ex Snia, presto celebrato da un brano scritto dagli Assalti Frontali e dal Muro del Canto, nella Capitale si comincia a parlare di un altro stagno. Perché di questo si tratta. Di un piccolo bacino idrico a carattere torrentizio. Creato dal maltempo che sta sorprendendo tutti in queste ore.
IL LAGO NOBILIORE - “Abbiamo un lago! Lo chiameremo il lago Nobiliore”annuncia sarcastico Giovanni Drogo, un utente facebook che ha scelto il nome del protagonista del romanzo “Il deserto dei Tartari”. La vera novità, è che rispetto a simili conformazioni, questo lago “non ha alcun bisogno di fiumi, torrenti o di acque sorgive. Bastano un po' di foglie non raccolte da chi dovrebbe, i tombini otturati, un po' di pioggia e il lago è fatto, lì e in mezzo quartiere” che è quello di Don Bosco. La strada invece, com’è intuibile dal nome con cui è stato battezzato il lago, è intitolata a Marco Fulvio Nobiliore.
I TOMBINI INTASATI - Con l'arrivo del caldo, l'idillio è destinato a scomparire. Per poi ripresentarsi con le prossime piogge. In un moto senza soluzione di continuità. Le foto che Giovanni Drogo ha postato, mostrano la presenza di alcune foglie che probabilmente sono all'origine del piccolo bacino idrico. Restando a terra, potrebbero aver ostruito le caditoie e generato l'anomalo fenomeno naturale. Ma per gli amanti della natura in città, non c'è da disperare. Dopottutto quelle foglie non devono esser cadute a luglio. E quindi, la possibilità che il lago Nobiliore torni a far bella mostra di sè, non è del tutto da scartare.
