Ci sono alcuni territori, in città, dove al sostantivo Memoria, rigorosamente con lettera maiuscola, si associano emozioni stratificatesi nel tempo. Ricordi mai annebbiati dagli anni, che rendono vivo e tramandano valori fondanti del viver civile, oltre che d’un sistema democratico che si è lottato per ottenere.

Il Quadraro è una di queste zone. Non fosse altro a causa dei rastrellamenti che portarono alla deportazione, i 17 aprile del 1944, di oltre 900 persone in Germania. Un evento drammatico, di cui i residenti, come quelli del Centro Sociale Anziani La Torretta, hanno cercato di mantenere vivo il ricordo. Talvolta pubblicamente con celebrazioni e mostre, altre in maniera più riservata ma non per questo meno partecipe.

Qualche giorno fa, il bagaglio culturale che molti cittadini hanno contribuito a preservare, è stato ignobilmente offeso da una serie di scritte e manifesti, a sfondo antisemita, comparsi nel colonnato di Piazza San Giovanni Bosco e nelle zone limitrofe. Avvisati del fatto dal blogger Fortezza Bastiani, abbiamo provveduto a segnalare il vile episodio, attraverso un articolo. Lo stesso facciamo ora che, lo stesso blogger, fa sapere che quelle scritte sono state “rimosse, anzi è più corretto dire ricoperte con una mano di vernice”.

“Fine, si spera, di una  stupida guerra a base di bombolette, in cui l'unica vittima è stata la memoria storica – scrive Fortezza Bastiani -  di quello che fu l'Olocausto, usato per una stupida schermaglia fra individui di fedi calcistiche opposte – le scritte erano rivolte a romanisti e laziali - ma uguali nella loro ignoranza. Rimangono  dei manifesti a cui è stato aggiunto un osceno disegno a bomboletta ma – conclude il blogger – scompariranno presto”.