Murales, Antipasqua difende il servizio decoro: “Non sono squadracce fasciste”
Il Consigliere sponda Pdl del Municipio X, Giuseppe Antipasqua, ha commentato la rimozione del murales dedicato a Roberto Scialabba, accusando il presidente Medici di aver "reso un cattivo servigio"
“Quello che è successo in questi giorni deve farci riflettere, Medici e i suoi collaboratori hanno reso un cattivo servigio alla memoria di Scialabba”, ha chiosato senza mezze misure il consigliere del Municipio X Giuseppe Antipasqua (Pdl), in riferimento alla rimozione del murales dedicato a Roberto Scialabba dalle mura della scuola ‘De Curtis’ di viale San Giovanni Bosco”. “Non avendo condiviso nulla con il municipio e non chiedendo nessuna autorizzazione hanno confezionato una figuraccia senza precedenti - prosegue Antipasqua -, nessuno avrebbe negato uno spazio per il murales”.
“Scialabba è stato vittima di una guerra fatricidia che ha insanguinato i nostri quartieri. Giovani contro giovani. Vite infrante in nome di un'ideologia funzionale al potere costituito. Bisogna riconoscere i propri errori. Medici ha pensato che fosse una cosa naturale realizzare il murales senza tenere conto che l'edificio non è uno stabile privato e che vi sarebbero state reazioni contrarie. Non è edificante leggere un volantino - prosegue il consigliere - indicante nome e cognome di un genitore che ha solo protestato sull'opportunità di fare o non fare il murales. Mi fa pensare a tempi che non vorrei richiamare più alla memoria. Oggi più di ieri è necessario lavorare per un libero confronto politico anche aspro ma nel rispetto delle diversità e sensibilità politiche”.
“Se si deve fare il murales a Scialabba si faccia trovando il luogo adatto e chiedendo l'applicazione della Delibera 160 che autorizza i municipi ad indicare le aree idonee per i murales. I lavoratori del servizio decoro non sono delle squadracce fasciste o altro ma svolgono un lavoro di tutela ambientale non indifferente. Sarebbe – conclude il consigliere Pdl - importante che Medici corregga il suo metodo unilaterale e favorisca il consenso attraverso un'azione culturale ed istituzionale che veda coinvolti i docenti, le scuole secondarie. Penso che cosi potremo rendere onore a Roberto Scialabba impedendo che altre tragedie simili si ripetano”.
