rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Tuscolano Cinecittà / Via Giuseppe Saredo

Corto Circuito, gli attivisti occupano l'assessorato al Bilancio: "Solo promesse, niente fatti"

A due mesi di distanza dai sigilli all'autocostruzione in paglia e legno, gli attivisti del Corto Circuito hanno occupato l'Assessorato al Bilancio. D'Erme: "Ci avevano promesso un tavolo, ma alle parole non sono seguiti i fatti"

Gli attivisti del Corto Circuito hanno occupato l’Assessorato al Bilancio di Roma Capitale. Un presidio al quarto piano ed uno davanti “la Casa della Città”, l’edificio che ospita gli uffici capitolini. Tanti striscioni per ricordare le attività svolte dallo storico centro sociale di Cinecittà. Ed anche una balla di paglia, a simboleggiare la struttura autocostruita e messa sotto sequestro.

LE PROMESSE NON MANTENUTE - “Siamo stanchi di aspettare. Ci erano state fatte delle promesse da parte dell’Assessore Andrea Mazzillo e del Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito. Doveva esserci un tavolo interistituzionale, in cui sarebbero dovuti intervenire anche l’Assessore alle politiche sociali Baldassarre e Luca Bergamo, alla Cultura. L’impegno – ricorda Nunzio D’Erme, portavoce del Corto Circuito – era di incontrarci nell’arco di un mese, per riassegnarci lo spazio dove siamo. Ma sono passati due mesi ed alle parole non sono seguiti i fatti e quindi abbiamo deciso di occupare l’Assessorato di Mazzillo”.

L'EMBARGO - Dopo la manifestazione di piazza, che ha visto un migliaio di cittadini sfilare per Cinecittà a sostegno dello storico centro sociale, non si sono registrate novità. “Ci hanno costretto a subire un embargo economico, come a Cuba – sottolinea D’Erme – perché ridimensionando le utenze e le strutture a disposizione, riusciamo a fare solo alcune attività. La palestra popolare resiste con difficoltà, ma ad esempio il campo di calcetto dove si allenava la squadra dei Birilli, composta prevalentemente da bambini rom, ha risentito di questa situazione. Non riusciamo ad accendere i fari ed ormai fa buio alle cinque. Per quanto riguarda le altre attività – aggiunge lo storico attivista romano – ci resta a disposizione la segreteria, ma è piccola e non c’entriamo. Insomma, siamo stanchi di aspettare e per questo oggi siamo venuti qui”. Dalle 9, per protestare contro l'assenza d'interlocuzione con il Campidoglio "e non ce ne andiamo - sottolinea un'attivista - finchè non abbiamo avuto un incontro risolutivo".

Il Corto Circuito occupa l'Assessorato al Bilancio


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Corto Circuito, gli attivisti occupano l'assessorato al Bilancio: "Solo promesse, niente fatti"

RomaToday è in caricamento