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Woody Allen in cattedra per gli studenti del Centro Sperimentale

Woody Allen ha tenuto oggi una lezione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il regista: "Ragazzi, seguite il vostro istinto, dimenticate critiche o cosa vi hanno detto a scuola e andate avanti"

Dopo l'incursione al ghetto e i sopralluoghi di ieri al Campidoglio, nuova tappa a sorpresa nel soggiorno romano di Woody Allen. In attesa di iniziare le riprese di 'oggi il maestro dell'humor cinematografico ha tenuto una lezione al Centro Sperimentale di Cinematografia, ospite del laboratorio L'Atto Creativo del Professore Daniele Luchetti.

Allen ha invitato i giovani registi a seguire il proprio istinto: “Ragazzi, seguite il vostro istinto, dimenticate critiche o cosa vi hanno detto a scuola e andate avanti. Io, ad esempio, non riguardo mai i miei film, e non voglio sapere cosa ne dice la gente, perché poi è difficile non ripensarci e farsi influenzare". 
 
Camicia a righe, pantaloni beige e cappello verde alla pescatore, il regista di 'Io e Annie' è arrivato alle 11.30, accompagnato dalla sorella produttrice Letty Aronson e dall'amministratore delegato di Medusa Giampaolo Letta. Intervistato da Luchetti per mezz'ora ha "insegnato" il suo modo di intendere il cinema, immerso tra i ragazzi seduti in terra.
 
"Dove trovo le mie idee? Sinceramente, rischio di morire prima di riuscire a portare al pubblico tutte quelle che mi vengono in mente", risponde. Questione di "pura fortuna", un po' come l'incontro con il pubblico. "A volte penso che un film sia terribile e invece piace tantissimo o viceversa. Credo che il successo di un film dipenda da quanto si avvicina all'idea che avevo avuto a casa", dice ai ragazzi che seguono rapiti. 
 
"La parte più difficile - prosegue - sono le settimane in cui penso. Quando inizi a scrivere, viene tutto da sé. A voi ragazzi dico di scrivere tantissimo, anche se vi sembrano schifezze. Guardate tanti film e dimenticate critiche e insegnamenti. Dicevano che i primi piani non andavano bene, poi é arrivato Bergman e ne ha fatti di bellissimi. Capite cosa vi serve, trovatelo e portate avanti le vostre idee. Dopo qualche anno le cose verranno da sole e saprete se avete talento o no". 
 
Ma Allen non si è davvero mai preoccupato, ad esempio, che una delle sue celebri battute non venisse capita? "Se gli spettatori non capiscono qualcosa non ci posso fare niente - risponde - Bisogna puntare in alto e costringerli a venirti dietro. Non avrai il seguito di Terminator ma io ho potuto comunque passare un'intera vita nel cinema e uscirne soddisfatto. Tutti i grandi cineasti amati dal pubblico poi erano molto intelligenti. Penso al Pantheon dei registi, con Fellini, Truffaut, Kurosawa e De Sica". 
 
Tra poche settimane Allen comincerà a girare a Cinecittà, e allora Luchetti scherza: "Qui c'é un'ottima mensa - dice - se qualche volta vuole attraversare la strada e venire a mangiare ci farebbe molto piacere". Chissà che qualcuno non se lo ritrovi accanto con vassoio in mano. Per ora posa per i ragazzi appoggiato alla gigantografia della Magnani.
 
A breve lo raggiungeranno anche la moglie Soon Yi e i figli, che resteranno con lui, a Roma, fino alla fine del film a fine Agosto.
 

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