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Cinecittà: parte uno sciopero della fame contro le dimissioni di Marino

Il Consigliere municipale Davide Tutino, è impegnato in uno sciopero della fame. "Lo faccio affinchè il Sindaco ritiri le sue dimissioni e porti la crisi all'interno dell'Assemblea Capitolina". La richiesta, era stata fatta anche dalla Comunità Territoriale

Le conseguenze delle dimissioni rassegnate dal Sindaco Marino, stanno agitando le acque del Municipio VII. Di mercoledì 21 è la notizia che il Consigliere Davide Tutino, di formazione radicale, abbia intrapreso un nuovo sciopero della fame. Con questa modalità di protesta, Tutino indende chiedere al primo cittadino di tornare sui propri passi e di "portar in Assemblea Capitolina il dibattito sulla crisi".

IL CONFRONTO RICHIESTO - La richiesta di affrontare la questione nel suo alveo istituzionale, era però già stata formalizzata dalla Comunità Territoriale del VII . "Nell’aula dell’assemblea capitolina e in quelle dei Municipi deve potersi svolgere un dibattito alla luce del sole, che dia a tutti i rappresentanti politici la possibilità di dire la loro e di assumersi per intero tutte le responsabilità in ordine al passato, al presente e al futuro di Roma" aveva scritto il portavoce Maurizio Battisti. 

FARSI UN GIUDIZIO - "L’impressione è che gli 'scontrini' stiano coprendo uno scontro politico dai lati oscuri e non chiari", sottolineava la Comunità Territoriale. Pertanto, si evidenziava la necessità d' "un confronto che dia all’opinione pubblica, alla vasta rete delle realtà partecipative e civiche e a tutti i cittadini, il modo di conoscere e capire le cause e le responsabilità della crisi". L'obiettivo dopotutto è quello di "farsi un giudizio" al fine  "d' impedire che certi fenomeni, corruttivi e delittuosi,si possano ripetere in futuro". A proposito di comportamenti corruttivi e delittuosi, la Comunità Territoriale è tra le promotrici della manifestazione cittadina, prevista per il 7 novembre a piazza Don Bosco.

RIVOLTA NON VIOLENTA - L'istanza relativa ad un pubblico confronto, espressa la scorsa settimana dal coordinamento  delle associazioni e dei CdQ del Municipio VII, è ora stata ripresa anche da Tutino. Ma a suo modo il Consigliere, impegnato nello sciopero della fame, rilancia. "Ad ogni livello si stanno costruendo le condizioni affinchè, come avviene per il Presidente del Consiglio, per deputati e senatori, per i prefetti ed i commissari, anche il prossimo Sindaco di Roma sappia di non essere eletto, ma Nominato dagli Innominabili. È un esperimento sociale e politico di lungo corso – conclude il Consigliere eletto nella lista Marino -  che chiama noi, il popolo, alla rivolta per riconquistare la sovranità elettorale". Una rivolta ovviamente pacifica, portata avanti in forme non violente come il Consigliere municipale, ha messo in atto col suo sciopero della fame.

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