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Studios, Cicutto: “Con il tax credit ritorno dei produttori stranieri”

Il presidente di Cinecittà luce spa, Roberto Cicutto, commenta il mercato del cinema e la crisi degli Studios: "Con il tax credit uno straniero che viene in Italia oggi può recuperare fino al 25% di tasse sulle spese"

La crisi degli Studios di Cinecittà ha catalizzato l’attenzione pubblica su un mercato, quello del cinema, soggetto negli ultimi anni ad un forte cambiamento. I soldi, sia chiaro, hanno sempre avuto la loro importanza - nel cinema come in ogni altro mercato – ma la sensazione è quella che il profitto superi nell’ordine delle priorità la valenza storico-culturale. Il progetto di rivoluzione aziendale portato avanti dall’imprenditore Luigi Abete, relativo ad una pietra angolare del cinema italiano come gli stabilimenti di via Tuscolana, sembrerebbe infatti seguire questa direzione.

Il presidente di Cinecittà Luce spa, Roberto Cicutto, ha commentato la situazione dal punto di vista imprenditoriale in un’intervista contenuta nel reportage ‘Cinecittà Perduta’ – realizzato per fainotizia da Gianluca Russo e Ylenia Sina -, considerando il tax credit come un artificio in grado richiamare produzioni straniere ad operare nel mercato italiano. “Cinecittà Studios ha risentito di quello che è stato il calo della produzione – ha commentato Roberto Cicutto – risente anche della minor occupazione di spazi da parte di produzioni televisive e quindi non ha investito sufficientemente o comunque si è trovata in una situazione di recessione per cercare di portare più clienti”.

“L’altra cosa è importante è che serve un investimento molto forte e molto ingente per rendere la parte storica di Cinecittà competitiva dal punto di vista tecnologico. Il problema è che noi non siamo competitivi in termini di posti e di vantaggi fiscali, oggi con il tax credit abbiamo visto un ritorno dei produttori stranieri. Uno straniero che viene in Italia – ha concluso Cicutto – oggi può recuperare fino al 25% di tasse sulle spese che si fanno in Italia. Basti pensare che solo il recupero dell’Iva per un produttore straniero negli anni passati prendeva cinque o sei anni, oggi invece lo recupera automaticamente”.
 

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