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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cinecittà Torre Spaccata / Via Roberto Fancelli

Torre Spaccata, sale il pressing per trasformare il pratone in un parco

Dopo la petizione lanciata dai cittadini, arrivano le mozioni in comune e municipio VII. Oltre alla variante urbanistica, si punta anche sull'apposizione di vincoli della Soprintendenza

Trasformare i sessanta ettari di verde che si incuneano tra Torre Spaccata, Don Bosco e Cinecittà Est, in un parco. E’ questa la richiesta che, partendo dal municipio VII, è indirizzata all’attenzione del Campidoglio. Sono oltre 1700 i cittadini che hanno sottoscritto la petizione finalizzata ad ottenere una variante urbanistica. L’area infatti, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, da piano regolatore è destinata ad essere edificata.

La richiesta dei vincoli

La richiesta di trasformare il cosiddetto “Pratone” in un parco pubblico, è ora contenuta anche in un paio di atti presentati in municipio VII ed in Campidoglio. Sono stati firmati dai consiglieri pentastellati e chiedono, innanzitutto, di “sollecitare la Soprintendenza di Stato ad apporre i vincoli archeologico e paesaggistico sull’area, tenendo conto della documentazione già fornita dalla Sovrintendenza capitolina. 

Il valore archeologico

Il “Pratone”, oggi difficilmente accessibile in quanto recintato, tra il 1997 ed il 2006 è stato sottoposto ad una serie di sondaggi archeologici. La campagna di scavi ha così portato alla luce 4 ville romane, con funzioni residenziali e produttive: la villa di via Lizzani, la villa di via Sommariva, la villa denominata “A204” e la villa del Casale di Torre Spaccata. Nell’area, com’è stato ricordato anche nella petizione pubblicata sul sito di Roma Capitale, è stata dimostrata la presenza dell’uomo a partire dal Neolitico e fino al Medioevo. La richiesta di un vincolo archeologico, quindi, muove anche da queste premesse.

Le mozioni presentate in municipio ed in Campidoglio, inoltre, chiedono al presidente Laddaga ed al sindaco Gualtieri di istituire “un tavolo inter istituzionale per avviare una interlocuzione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con tutti gli altri attori competenti” affinché il comune acquisisca le aree di Cassa Depositi e Prestiti.

Il tavolo di confronto

“La nostra speranza La nostra speranza è che la maggioranza nel VII Municipio mantenga la medesima linea politica espressa durante la campagna elettorale quando - ha spiegato Emanuel Trombetta, il capogruppo pentastellato in municipio - aveva annunciato l'intenzione di avviare un tavolo interistituzionale”. Già interpellato sull'argomento da Romatoday, il presidente Francesco Laddaga oltre a sottolineare che “quell’area non può rimanere in quello stato di abbandono e degrado” ha confermato l'intenzione di avviare questo confronto.

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