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Cinecittà Cinecittà / Via Tuscolana, 1548

Inaugurato il CNCI per contrastare l’immigrazione clandestina

E' stato inaugurato ieri, nel polo Tuscolano, il nuovo centro nazionale di coordinamento per l'immigrazione intitolato a Roberto Iavarone. Presente anche il Ministro Cancellieri: "Una realtà significativa"

Il 18 Settembre del 1984 l’agente ausiliario della Polizia di Stato, e medaglia d’oro al valor civile, Roberto Iavarone perdeva la vita presso lo scalo aereo di Fiumicino. Il giovane agente stava tentando di difendere, dalle minacce di un cittadino di origine slava, i passeggeri in transito nell'aeroscalo. Un sacrificio, il suo, dettato da uno spirito di solidarietà ed uguaglianza. Gli stessi valori che hanno portato all’inaugurazione, nella giornata di ieri, del nuovo centro nazionale di coordinamento per l'immigrazione, intitolato proprio a Iavarone.

Alla cerimonia, tenutasi presso la Direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere e degli stranieri, in via Tuscolana 1548, erano presenti anche il nostro ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Il Centro nazionale di coordinamento per l’immigrazione, di cui faranno parte personale di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Marina Militare e Capitaneria di Porto, coordinerà le Forze di Polizia e Forze Armate impegnate in attività di controllo dei confini nazionali per il contrasto all’immigrazione illegale.

“Pur riconoscendo che per l'Italia, come per il resto d'Europa, quello dell'immigrazione si presenta come un problema epocale - ha commentato il Ministro durante l’inaugurazione - il contrasto all'immigrazione clandestina, ma ancor prima ai mercanti della vita umana è un dovere civile e morale”.

Questo centro, tra i pochi in Europa, coordinerà gli sforzi dei vari corpi di Polizia, e della capitaneria di porto, in tema di lotta ai flussi migratori illegali e gestione integrata delle frontiere. Il ministro Cancellieri ha definito poi il centro una “realtà significativa, perché - ha proseguito - ci vede tutti insieme lavorare in rete per un problema che pone l’Italia tra le prime nazioni più esposte al fenomeno”.

Il Ministro Cancellieri ha poi definito le organizzazioni criminali che gestiscono l'immigrazione clandestina veri e propri “contrabbandieri della speranza, che si arricchiscono sulla vita di quanti, disperati, sono costretti a lasciare le proprie terre in cerca di fortuna. I nostri sforzi - ha poi concluso - serviranno anche come garanzia di vita per queste persone e come tutela alla loro sopravvivenza”.

(Fonte Asca)
 

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