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Cinecittà Cinecittà / Via Stefano Oberto

Un boschetto nell'area dell'ex baraccopoli: prende forma il parco voluto da residenti

Lo spazio verde, nel 2014 liberato da decine di baracche, è stato assegnato nel 2022 ad un comitato civico.

Venticinque alberi e sedici arbusti messi a dimora in un’area, nella periferia sudest della Capitale, che i residenti stanno progressivamente recuperando. E’ questo il risultato raggiunto a “Villa Flaviana”, nel quartiere di Cinecittà Est.

Da baraccopoli a parco

Chi abita nel popoloso quadrante parla apertamente di “sogno che si sta realizzando”. Perché è stato lungo il percorso che ha portato l’area, fino al 2014 una favela con un’ottantina di baracche, a diventare quel polmone verde che i cittadini anelano. Un obiettivo cui concorre la dotazione arborea che Roma Capitale ha deciso di destinare allo spazio verde di via Oberto. 

Gli alberi arrivano grazie ad una delle iniziative del “Forest for Rome”, il progetto finalizzato a contrastare l’emissione di CO2 attraverso la messa a dimore di piccoli boschi urbani. Partito nel 2022 con una piantumazione in via delle Vigne, nel municipio XI, il programma è proseguito nel 2023 con altri otto interventi messi in atto nel corso del mese di aprile. Sono alberi che servono anche ad abbattere, oltre alle emissioni di gas inquinanti, anche il fenomeno dell’isola di calore che a Roma porta all’aumento delle temperature notturne, nei quartieri più densamente abitati, anche piuttosto consistenti.

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“Forest for Rome è un progetto che costruisce il verde urbano facendolo diventare infrastruttura di città” ha commentato l’assessora Sabrina Alfonsi nel corso dell’ultima iniziativa. “Si posizionano alberi e arbusti non solo per rendere più belli i luoghi ma anche e soprattutto per contribuire a migliorare la salute pubblica, la qualità dell’aria, mitigare la temperatura e restituire decoro.

Un boschetto per ringraziare l'impegno civico

“Il Campidoglio ci ha chiesto d’indicare un’area dove fosse possibile realizzare un boschetto ed insieme all’assessora Estella Marino abbiamo valutato che quella più idonea fosse Villa Flaviana – ha spiegato il presidente del municipio VII Francesco Laddaga – l’abbiamo scelta per dare il nostro contributo alla riqualificazione di quello spazio, che ha una storia tormentata anche per la presenza di un punto verde qualità che poi non è stato mai realizzato. E’ un modo – ha concluso il minisindaco – per dimostrare il nostro apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dai cittadini per recuperare quella che era un’area verde degradata”.

Il sogno che si avvera

Dall’ottobre de 2022 Villa Flaviana è stata data in adozione al comitato che già dal 2014, all’indomani dello sgombero della baraccopoli, aveva cominciato a prendersi cura dello spazio. Ora il prato, nel quale i cittadini hanno installato panchine, tavoli e gazebo dove realizzare dei pic-nic, può disporre anche di venticinque alberi. E’ questo il sogno che si sta progressivamente realizzando e che, ancora, non si  è concluso. L’inaugurazione del boschetto è stata occasione anche per parlare, con i residenti, dei vari progetti che vorrebbero mettere in pratica, a partire dagli orti urbani. “Siamo davvero grati a questi cittadini per l’impegno mostrato in questi anni e, come amministrazione – ha concluso Laddaga – faremo la nostra parte per consentire che quel luogo sia sempre più bello e curato”.

Villa Flaviana bosco urbano-2

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