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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cinecittà Centocelle / Viale Palmiro Togliatti

"Senza Corto non so stare": un mare di cittadini si prende le strade di Cinecittà

Centinaia di manifestanti hanno riempito le strade di Cinecittà, per chiedere alla politica di uscire dalla torre d'avorio: "Se il quartiere vuoi cambiare, non puoi chiudere un centro sociale".

“Il Corto Circuito non si tocca”. E per ribadirlo, sono scesi in strada centinaia di cittadini. Un fiume in piena, colorato, vitale. Aperto dalla musica della murga e dalla vitalità dei bambini. Dalle luci dei fumogeni e dai discorsi scanditi col megafono.  Si conclude così una delle giornate più difficili del centro sociale di via Serafini. Con una manifestazione che ha attraversato le strade di Lamaro, Cinecittà e Don Bosco. Da Piazza Cavalieri del Lavoro fino alla sede del Municipio. E poi indietro, passando per la tenda  allestita da Cinecittà Bene Comune a largo Chiovenda. Per arrivare poi a riprendersi il giardino del centro sociale di via Serafini.

I sigilli al Corto Circuito

IL CORTEO - Alla manifestazione hanno partecipato i tanti amici del Corto. Gli attivisti della casa Lucha Y Siesta, quelli del Centro Sociale Spartaco e dello SCUP! “La cosa bella di questo quartiere, sono gli spazi sociali che lo circondano” ha ricordato Nunzio D’Erme, citando una per una queste realtà di lotta e resistenza presenti nel quadrante. “Viviamo in periferie attraversate da problemi di occupazione,di emergenza abitativa. Conduciamo vite precarie, siamo soffocati dall’inquinamento dell’aeroporto di Ciampino  e vogliono cancellare il Corto. Lo fanno – ha sottolineato D’Erme, con il megafono in testa del corteo –  per colpire le esperienze sociali di questa città”. La manifestazione è terminata  dodici ore dopo sgombero. Intorno alle 19 i manifestanti sono infatti entrati nel giardino dedicato a Stefano Cucchi. E' lì che ha avuto inizio una giornata difficile. Ed è lì che si conclude un’altra pagina nella lunga esperienza Corto. Il Centro Sociale di via Serafini, ha infatti da poco traguardato i 26 anni. 

IL RUOLO DELLA POLITICA - Nel giardino, e prima ancora nel corteo, è stata formulata una richiesta. Alla politica è stato chiesto di “uscire dalla torre d’avorio, di  mettere la testa fuori e venire a sentire quello che dicono le periferie”.  In altre parole “ bisogna assumersi la responsabilità di risolvere una volta per tutte la questione del Corto Circuito”. Un messaggio esplicito, più volte rivolto da Nunzio D'Erme all’indirizzo della Sindaca Raggi. Un richiesta chiara. Le tantissime persone scese in strada mercoledì pomeriggio, restano in attesa di una risposta.

Cinecittà Lamaro: il corteo contro lo sgombero del Corto Circuito

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