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Approvata dal Consiglio una mozione a sostegno dei lavoratori Almaviva

Nel Consiglio Municipale di ieri è stata votata all'unanimità una mozione dedicata al caso dei lavoratori Almaviva: sarà richiesto un tavolo tecnico per permettere il confronto fra proprietà, sindacati e Regione Lazio

Il Consiglio Municipale del Municipio X ha discusso ieri in aula il testo di una mozione rivolta al problema dei lavoratori Almaviva. Un segnale di solidarietà che ha unito tutti, ma che a livello pratico – a detta degli stessi consiglieri municipali – non è sufficiente a supportare in maniera concreta il dramma dei tanti lavoratori costretti alla cassaintegrazione. “La nostra mozione è solo una goccia nel mare, ma fuori dal Consiglio daremo anche il nostro appoggio di lotta, di conflitto” ha infatti confermato Massimo La Bella (Fds).

LA MOZIONE“Nell’esprimere anzitutto la piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Almaviva Contact – si legge nel testo della mozione approvata ieri - e condivisione in ordine all’opportunità di introduzione di un sistema di clausole sociali nel CCNL nazionale delle Telecomunicazioni, in fase di rinnovo, che garantisca la continuità occupazionale in caso di cambio di appalto. Si impegna il Presidente, Sandro Medici, a sostenere la vertenza dei lavoratori assumendo ogni idonea iniziativa affinché venga avviato l’iter di costituzione di un tavolo tecnico di confronto tra la Proprietà, le Organizzazioni Sindacali, la Regione Lazio e gli altri organismi eventualmente competenti, per evitare la cessazione delle attività della Società Almaviva Contact, il mantenimento del sito produttivo di via Lamaro e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. In particolare, in questo ambito di farsi promotore dell’esigenza di sensibilizzare la Proprietà, in ordine all’avvio di una nuova politica industriale e del personale, mediante la riconversione delle risorse su altre attività del Gruppo, e avviando processi formativi mirati all’incremento delle professionalità. Ad attivarsi, nei confronti della proprietà del sito – conclude la mozione - presso cui opera l’azienda, affinché con equilibrio venga rinnovato il contratto di locazione in scadenza a fine anno”.

“Capisco l’imprenditore che decide di spostare la società in un’altra regione per ottenere sgravi fiscali e finanziamenti – ha poi affermato Fabrizio Matturro (Udc) – ma non capisco come lo Stato permetta tutto questo. Dobbiamo essere vicini ai lavoratori che sono oggi difficoltà e a quelle che lo saranno”. Differente l’opinione del consigliere David Di Giacomo (Pdl) che nel suo intervento ha voluto sottolineare la sua diffidenza nei confronti delle azioni intraprese dal Municipio X: “Fanno bene a dire che i Municipi non servono a nulla, andrebbero tolti una volta per tutte. E’ per questo che annuncio il mio ritiro, alla fine di questo mandato, dall’attività politica del Municipio X”. “Esprimere solidarietà è doveroso da parte nostra – ha infine commentato Alessandro Bianchini (Pdl) – ma credo che dare un aiuto concreto si debbano intraprendere altre strade. Vincere le cause – ha concluso – in questi casi è molto difficile e la mozione da sola non può fare nulla”.

 

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