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Cinecittà, via Tuscolana bloccata dai ciclisti di Critical Mass

Venerdì un gruppo di ciclisti ha transitato su Via Tuscolana impedendo il normale scorrimento delle auto. Ma agli automobilisti infuriati avrebbero risposto: "Non è una protesta, stiamo andando a mangiare la polenta"

Che il traffico di Via Tuscolana somigli ad giungla spietata non è di certo una notizia. Che poi il Venerdì, nelle ore del rientro dal lavoro, il livello di tollerabilità degli automobilisti cali irrimediabilmente è solo una logica conseguenza. Se poi a questi fattori si ci aggiunge un gruppo di ciclisti che, mettendosi di traverso alla carreggiata, bloccano quasi completamente il traffico allora, inevitabilmente, la situazione rischia di degenerare.

Tutto ciò si è verificato ieri, Venerdì, verso le ore 20,30 nel quartiere di Cinecittà. Secondo il Messaggero.it, infatti, un gruppo di ciclisti avrebbe bloccato il traffico, non partendo allo scattare del verde di un semaforo. Vedendo le auto bloccate, nonostante il segnale di transito, molti automobilisti avrebbero cominciato quindi a protestare vivacemente. “Critical mass, siamo quelli di critical mass – avrebbe quindi risposto uno dei ragazzi in bici - anarcociclisti critici, Mobilità autoalimentata e veloce. Fuori dall'ingorgo del sistema”.

Critical Mass è infatti un movimento europeo, attivo nella Capitale da parecchi anni, che si organizza ogni ultimo venerdì del mese per seguire degli itinerari studiati. Itinerario, quello di ieri, scelto un po’ incautamente dagli organizzatori, considerata la protesta nata in pochi minuti da arte degli automobilisti.

“Crtical mass, vi conosco, fate bene – avrebbe quindi detto loro uno degli automobilisti bloccati in coda - protestate contro la crisi? La disoccupazione? L’inquinamento? Fate bene ma perché proprio oggi, perché a Cinecittà in un quartiere popolare? Protestate dove abitano i potenti, non qui, state bloccando chi cerca di tornare a casa dopo una giornata di lavoro” Questa richiesta di spiegazioni, molto garbata in confronto a certe altre avanzate sempre in quei minuti, avrebbe generato questa risposta, da parte di uno dei ciclisti: “Non è una protesta signora, non stiamo protestando. Stiamo andando a mangiare la polenta, adesso giriamo e non le diamo più fastidio”.

Detto fatto. Al vicino incrocio di Lucio Sestio, infatti, i ciclisti avrebbero quindi liberato la carreggiata, per la soddisfazione delle persone fino a quel momento bloccate in fila. Conclusa questa singolare situazione, carica di tensione, i ciclisti hanno quindi conquistato la loro polenta, ed gli automobilisti la loro casa. La classica quiete dopo la tempesta. La classica storia italiana, insomma.
 

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