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Capannelle Capannelle / Via delle Capannelle

Stazione Capannelle: “Se opportunamente adeguata è un'alternativa alla metro”

L'assenza di marciapiedi per i pedoni e la carenza di parcheggi per gli automobilisti, insieme a tanti altri problemi, rendono poco fruibile la stazione di Capannelle

La mobilità su ferro è un tema che, nel territorio municipale, sta progressivamente facendo breccia. Fermo restando l’ampia contrarietà riscontrata dall’ipotesi di raddoppiare la Roma Formia, restano in piedi, e raccolgono consensi, altre soluzioni. A partire dalla linea Saxa Rubra- Laurentina, per la quale il Consiglio ha approvato all’unanimità una delibera. Per finire con l’idea di realizzare una stazione, per il “treno della storia”, sull’Appia Nuova.

TUTTO FERMO DOPO IL SOPRALLUOGO - Ma se alcuni collegamenti devono ancora veder la luce, ve ne ne sono altri già esistenti, dei quali i cittadini vorrebbero “disporre adeguatamente”. Parliamo della stazione di Capannelle,  oggetto di una lettera inoltrata dal Comitato di Quartiere Osteria del Curato al Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Roma, Dario Nanni. L’argomento non è nuovo, per il Consigliere Democratico. Insieme al CdQ Osteria del Curato ed a quello di  Statuario Cappannelle, lo scorso 20 dicembre, Dario Nanni ha preso parte ad  “un sopralluogo mirato a porre in rilievo le difficoltà esistenti” ricorda nella lettera Elio Graziani. In quell’occasione il Presidente della Commissione Lavori Pubblici indicò “alcuni possibili interventi, necessari a rendere la stazione maggiormente fruibile”.

LE POTENZIALITA' TURISTICHE - Il fatto è che, la stazione, non solo riveste una certa importanza per la mobilità locale. “Se opportunamente adeguata, essendo allocata sulla perimetrazione del Parco degli Acquedotti,potrebbe svolgere una funzione importante anche ai fini  turistici” ha sottolineato il Presidente del Comitato di Quartiere al quale abbiamo chiesto di illustrarci i disagi esistenti.

I PROBLEMI DELLA STAZIONE CAPANNELLE - “L’accessibilità alla stazione risulta proibitiva- ci spiega Graziani – dai quartieri a ridosso di via Lucrezia Romana. I pedoni, in altre parole, non dispongono di marciapiedi né di percorsi protetti”. Ma non sono soltanto loro ad incontrare difficoltà nell’utilizzo della stazione. “Chi la raggiunge in auto invece,  difficilmente trova parcheggio, perché i posti sono limitati. Gli autobus inoltre svolgono un servizio insufficiente per un nodo di scambio. E ancora – prosegue Graziani – molti treni non fermano a Capannelle per scelta delle Ferrovie”. Una scelta che magari andrebbe riconsiderata visto che “un treno che da Capannelle a Termini impiega meno di dieci minuti, dovrebbe avere un’altra  importanza  per la mobilità cittadina: potrebbe anche  costituire una alternativa valida alla metropolitana, che nelle ore di punta scoppia” osserva il Presidente del CdQ. Tutto questo sul piano del trasporto dei cittadini romani. Ma viene da sé che, il potenziamento della linea e un miglioramento nella sua fruizione, potrebbero avere effetti importanti anche in termini turistici. Insomma, la stazione c’è. Adesso si tratta di renderla più funzionale.

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