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Cinecittà come San Lorenzo: passa la richiesta di usare gli spazi pubblici come aule studio

La Giunta Lozzi dovrà cercare spazi all’aperto dove i giovani, come accaduto in piazza dei Sanniti, possano mettere dei banchi e studiare

Usare piazze e parchi per garantire il diritto allo studio. La proposta arriva dal parlamentino del Municipio VII. Ed è finalizzata a incrementare i luoghi dove, i giovani, possano recarsi a studiare.

La carenza di spazi

“Le segnalazioni sulla mancanza di spazi in atenei, biblioteche, licei, non sono mancate in questi mesi. In più, con la DAD, c’è un problema per le famiglie più numerose che, sul piano logistico, non hanno talvolta stanze sufficienti dove i figli possano fare la didattica a distanza - ha fatto notare il consigliere municipale Luca DI Egidio, di Italia Viva - Per non parlare dei problemi legati alle connessioni che, quando sono utilizzate da più dispositivi contemporanemanete, creano problemi di digital divide”.

Una proposta passata all'unanimità

Il quadro descritto dal consigliere è così realistico da esser riuscito a convicere tutta l’aula consiliare a prendere dei provvedimenti. E’ stata infatti approvato all’unanimità un documento,presentato da Italia Viva, con cui s’impegna la presidente Lozzi ad attivarsi per consentire di usare gli spazi pubblici come aule studio all’aperto.

I precedenti e le possibili conseguenze

“Nel resto d’Italia, ci sono dei Comuni che già hanno messo in pratica questa proposta. Ma anche a piazza dei Sanniti, nel quartiere di San Lorenzo, recentemente gli studenti si sono messi a studiare all’aperto - ha ricordato Di Egidio - oltre a risolvere il problema di connettività e di spazi, quest’iniziativa andrebbe a generare un’altra ricaduta positiva. Se i giovani sanno che una piazza o un giardino resta a loro disposizione, finiscono per sentirsene responsabili. E quindi quello di trasformarle in aule studio, potrebbe essere un modo per incentivarli a prendersene cura”. Sul piano attuativo la proposta va costruita.

Il destino dell'iniziativa

Il Municipio VII potrebbe essere il primo, a Roma, a mettersi a disposizione degli studenti che reclamano il problema degli spazi. Nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme necessarie al contenimento del Covid 19, Largo Spartaco, piazza Re di Roma (per fare degli esempi riportati nel documento) o villa Lazzaroni, potrebbero così trasformarsi in tante aule all’aria aperta. Difficile comunque che l’iniziativa possa essere sperimentata a breve, visto che l’inverno è alle porte. Ma potrebbe essere utile lavorarci in previsione della prossima primavera.
 

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