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Venerdì, 19 Aprile 2024
Capannelle Capannelle / Via Appia Nuova, 1000

LETTORI - Parco degli ACQUEDOTTI - Piantare "un Pino" per ogni neonato che si chiamerà "Giuseppe"

Piantare un albero (un Pino) nel Parco degli Acquedotti quando nasce un bambino al quale danno il nome di Giuseppe (Pino). Iniziativa promossa dal Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle e Legambiente, con la collaborazione (speriamo) della Proprietà del Parco

Il Parco degli Acquedotti rischia di perdere una delle sue più spettacolari e tradizionali caratteristiche. Gli alberi che costeggiano la via che lo attraversa, quei pini quasi secolari, decantati da Goethe, sono ormai agli sgoccioli. Alcuni espiantati perchè malati. Altri, colpiti dai fulmini, ci fanno vedere soli i resti di un tronco spezzato e annerito. Altri ancora - abbandonati a loro stessi ed alle loro malattie (ed all'età) - non hanno retto e non reggeranno alle prossime intemperie.

Si, lo sappiamo che il Parco è privato, ma il Comitato di Quartiere Statuario Capannelle ha una idea. Con la collaborazione di LegaAmbiente (che offrirebbe gratuitamente le piante), il Municipio e la proprietà, si potrebbe ripiantumare il bellissimo percorso che dal Casale di Roma Vecchia, costeggiando l'acquedotto Claudio, arriva a Via di Capannelle, quasi alla fermata della Metro.

"Un Pino per ogni Pino che nasce" sarebbe lo slogan da inventare, con tanto di cerimonia, targa e monitoraggio dello sviluppo della pianta e del piccolo uomo. La prima cosa è capire quanti "Giuseppe" nascono a Statuario (quasi nessuno?), oppure nel X° Municipio (qualcuno?) o a Roma (tanti... magari troppi). Basterebbero però "un tre ragazzini l'anno" affinchè in massimo 5 anni si ricreino le condizioni a che il parco non si spogli delle sue bellezze arboree.  Ci date una mano? Roma Today seguirà l'evoluzione della proposta. Scrivete le vostre opinioni sia qui su Roma Today ma anche su Facebook (chiedete di iscrivervi al gruppo "Comitato di Quartiere Statuario Capannelle).

Vediamo se ce la facciamo a rilanciare il Parco prima che si compia il suo peggiore destino.

Michele

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