A distanza di mesi dall'introduzione dei "punti mobili" Ama in alcuni quartieri della città la gente ha ancora troppo da ridire e di certo non nasconde l'insofferenza verso questa iniziativa. Il nuovo intervento per incrementare la raccolta differenziata era stato messo in atto nel luglio scorso quando i cassonetti verdi, destinati alla raccolta dell'umido, sono stati sostituiti da "punti mobili".  In sostanza alcuni operatori della società di smaltimento dei rifiuti sono dislocati in diversi punti dei quartieri dalle 5:30 alle 10:00.

L'iniziativa aveva fatto discutere da subito e non perché i romani non fossero favorevoli alla raccolta differenziata ma semplicemente perché erano troppi i disagi a cui la gente doveva far fronte. Lamentele che a distanza di 8 mesi non accennano a placarsi, anzi che vengono esposte con forza dalla gente incontrata per le strade del quartiere Tuscolano.

Basta dire "punti mobili" Ama ed ecco che il volto dei passanti inizia a trasformarsi senza nascondere un'aria indispettita. "Guardi signorina non mi faccia parlare, qui è tutto un macello" è il commento di una donna anziana in sosta alla fermata dell'autobus. Con neanche troppa insistenza riusciamo a farci raccontare il perché di tanta insoddisfazione: "A sentire la televisione va tutto bene, ma come fanno a dirlo? Una persona di 90 anni non può mica farsi così tanta strada a piedi per trovare i punti mobili". A far da eco all'anziana anche una ragazza che invece di lamentarsi della lontananza dei punti di smaltimento sembra non gradire affatto le fasce orarie in cui il servizio viene fornito: "Se volessero fare le cose per bene dovrebbero garantire la loro presenza anche il pomeriggio".

E già perché, come detto, i "punti mobili" sono attivi solamente la mattina dalle 5:30 alle 10:00 e per molti questo rappresenta il grosso problema da risolvere. Una donna incontrata in Via Clelia non usa mezzi termini: "Io la mattina esco di casa alle 7:30 e devo fare molta strada a piedi per raggiungere gli operatori Ama, perché sotto casa mia arrivano alle 9:30 ma io non ci sono". Dello stesso avviso è anche una ragazza incontrata mentre sta per gettare il suo sacco di immondizia nel punto mobile di Furio Camillo: "In linea di principio penso che la raccolta differenziata sia una cosa giusta però i modi per mettere in atto sono sbagliati. Per noi lavoratori queste fasce orarie sono un grosso problema". E proprio mentre la ragazza mostra il suo disappunto anche l'operatrice Ama interviene: "Si lamentano tutti per le fasce orarie anche se comunque la raccolta differenziata funziona bene. Sono soprattutto gli anziani a rispettarla forse perché proprio loro non hanno vincoli lavorativi e quindi problemi d'orario".

Ascoltando la gente per strada è chiaro che l'iniziativa mostra più lati negativi che positivi. "Noi la raccolta differenziata la facciamo perché la dobbiamo fare, ma è un grande rompicapo" sostiene una giovane donna. "Io ho una bambina piccola e spesso le cucino il pesce sa cosa significa stare l'intera giornata con il sacco in casa perché puoi buttarlo solo la mattina seguente?" Ma sicuramente non si tratta solo di questo "Noi paghiamo una tassa di 500 euro l'anno, stiamo attenti a separare i rifiuti nei diversi sacchetti, ma poi al nostro impegno non corrisponde un servizio adeguato - continua la donna - queste le sembrano strade pulite?".

Mentre le operatrici Ama si dicono soddisfatte perché la gente risponde bene all'iniziativa in realtà le lamentele di quella gente non possono nascondere un sentimento generale: totale insoddisfazione.  

Punti mobili Ama Tuscolano