Piano freddo: nel municipio VII centri aperti anche di giorno ma servono altri posti letto
Due strutture gestite da Sant’Egidio per offrire ristoro ai clochard. Assessora Rosasco: “Con il Dipartimento stiamo cercando di potenziare l’accoglienza notturna”
Il piano freddo è partito anche nel municipio VII. Sono due gli spazi a disposizione nel territorio più popoloso della capitale. Uno si trova nel territorio dell’ex municipio IX a San Giovanni. L’altro nell’ex X, in via Caio Manilio, tra il Quadraro e l’Appio Claudio.
Niente centro anziani
A differenza di quanto accaduto nel febbraio del 2021, non c’è la possibilità di utilizzare i locali del centro anziani di Cinecittà. Lì lo scorso anno, il coordinamento solidale del VII municipio, una rete composta da associazioni e comitati del territorio, aveva attrezzato la sala principale con brandine, coperte, tavoli e sedie. I centri sociali anziani hanno però ripreso la propria attività e, di conseguenza, quello spazio non è più disponibile.
La ricerca di nuovi spazi
“Con il Dipartimento politiche sociali stiamo lavorando per trovare altre strutture idonee a potenziare il numero dei posti di accoglienza notturna” ha spiegato Adriana Rosasco, assessora alle politiche sociali del municipio VII. “Attualmente l’unica struttura con posti letto a disposizione si trova in via Caio Manilio ed è gestita dai volontari della Croce Rossa. E’ aperta h24 ed è in grado di ospitare cinque persone la notte. Per questo vogliamo incrementare l’offerta”.
Il centro diurno di San Giovanni
C’è poi un altro spazio nel territorio, a disposizione delle persone senza fissa dimora. Si trova a viale Castrense, nella zona di San Giovanni. “E’ proprio vicino alle mura ed è aperto complessivamente quattro-cinque ore al giorno, tra la mattina ed il pomeriggio, momento quest’ultimo in cui si registra la maggiore affluenza”.
Dove mangiare e dove dormire
A San Giovanni il servizio rivolto ai clochard, anche in quel caso garantito dai volontari della Comunità di Sant’Egidio, è dedicato alla somministrazione di cibo e bevande calde. “Per rispettare il distanziamento sociale non sempre è possibile consumare il pasto all’interno della struttura, nel qual caso – ha spiegato l’assessora – viene consegnato per essere mangiato fuori”. Per dormire, invece, bisogna andare in via Caio Manilio. Almeno finchè non sarà trovato un altro spazio dove allestire ulteriori posti letto.