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Appio Claudio Don Bosco / Largo SPARTACO

Quadraro: rischia la chiusura il reparto di radiologia del Poliambulatorio

I residenti raccolgono firme per scongiurare la possibile chiusura del reparto di radiologia presente nel Poliambulatorio del Quadraro. Senza quello, ne resterebbe soltanto un altro pubblico in tutto il territorio municipale

Farsi una radiografia in una struttura pubblica non è sempre facile. Nel Municipio più popoloso della Capitale, rischia di diventare quasi impossibile. Ad oggi infatti esistono soltanto due realtà in grado di fornire questo tipo di servizio. Ed il timore è che molto presto potrebbe restarne una soltanto. Una per un'utenza composta da oltre 320mila abitanti.

LA RACCOLTA FIRME - Da giorni i residenti stanno organizzando una raccolta firme. Sabato mattina è stata la volta di largo Spartaco, dove alcuni residenti hanno diffuso la petizione per scongiurare la chiusura del reparto di radiologia di via Cartagine 85, zona Quadraro. "Ciò determinerebbe la presenza, nell'ambito dell'intero Municipio VII che si estende da Vermicino a San Giovanni, di un unico ambulatorio radiologico pubblico, quello di via Antistio" leggiamo nel testo della petizione. Dunque le chanche per i residenti di non ricorrere al privato, se dovesse rimanere aperta solo il reparto in zona Appio Claudio, sarebbero davvero ridotte al lumicino.

UN BISOGNO DEL TERRITORIO - Non si hanno intanto più notizie della Casa della Salute. Un paio d'anni fa il Governatore Zingaretti dichiarò di volern  realizzare una ad Arco di Travertino.  Sono seguiti altri sporadici annunci, ma sempre senza precise indicazioni. Di recente il Presidente del Municipio Susi Fantino, ha provato a riaccendere i riflettori sulla vicenda. Il tema è stato infatti inserito nell'elenco di priorità che il Minisindaco ha consegnato al Prefetto Tronca. Non sono però note nè i tempi nè le modalità di realizzazione della proposta avanzata da Zingaretti. Mentre sembra già emergere con evidenza una necessità: nel territorio servono reparti radiologici. Chissà che non possano essere realizzati proprio nella fantomatica Casa della Salute.

LE PROMESSE E LE RISORSE - "Lo scenario è questo: nonostante Zingaretti ne avesse pubblicamente parlato - ci spiega il Presidente municipale Susi Fantino - per la Casa della Salute non sono mai state messe risorse in bilancio. Noi ricevemmo una proposta scritta anche dall'allora presidente dell'Asl Rm C, che ci chiedeva se eravamo interessati ad averla. Ovviamente ancora lo siamo. Bisogna  infatti ricordare che il nostro Municipio ha grossomodo gli abitanti del Comune di Bologna, con tutte le esigenze che ne conseguono. Invece i servizi a nostra disposizione non sono affatto paragonabili. Per quanto riguarda la Casa della Salute, i residenti della zona Arco di Travertino la stanno reclamando e noi sosteniamo quest'esigenza. Si era parlato poi della possibilità di farne una anche in via Arstizio. Lì sarebbe più facile, perchè la struttura di fatto già c'è. Però occorre sempre che alle varie dichiarazioni - conclude il Minisindaco - seguano dei fatti. E che quindi vengano messe in bilancio delle risorse. Solo così possono nascere i poli sanitari tanto attesi dai residenti". Per ora  si paventa invece la cessazione di un altro servizio, quello di radiologia. Un'ipotesi da scongiurare, contro la quale alcuni cittadini continuano a raccogliere firme.

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