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Venerdì, 19 Aprile 2024
Anagnina Gregna / Via Torre di Mezzavia

Tuning, i raduni e le corse continuano a Tor di Mezzavia: "Laddaga trovi area alternativa"

Il municipio VII torna sulla questione dei raduni. Matronola (FdI): “Serve un presidio fisso”

Le notti sono tornate ad essere insonni per i romani che abitano nella zona di Tor di Mezzavia, nella periferia sud est della Capitale. E’ lì infatti che, da almeno dieci anni, si svolgono i raduni degli appassionati di tuning. Ed è lì che sono tornati, dopo un periodo di assenza, i bolidi con l’assetto e l’impianto stereo modificato.

La proposta rimasta lettera morta

Per affrontare la questione, ancor più problematica d’estate quando  si cerca di dormire con le finestre aperte, il municipio VII ha presentato un provvedimento. Era atteso già a febbraio ma poi, un analogo documento, è stato portato all’attenzione del Campidoglio, ricevendo anche l’approvazione della maggioranza e dell’opposizione cittadina. Il provvedimento comunale, che chiedeva di regolamentare il fenomeno e d'individuare aree dove farlo praticare, è però rimasto lettera morta. L’iniziativa è dunque tornata nel parlamentino di Cinecittà.

Il provvedimento che il 28 luglio è stato votato in municipio, impegna il presidente Francesco Laddaga e la sua giunta ad intervenire per individuare un idoneo luogo alternativo e, quindi, di non consentire l’utilizzo del parcheggio del centro commerciale Anagnino (nella zona di Tor di Mezzavia ndr) per i raduni informali, al fine di salvaguardare la vivibilità del quartiere ed evitare la pericolosità, che potrebbe causare danni a persone e cose”.

L'incidente e la corsa finita in ospedale

Circa un anno fa, il 27 agosto del 2021, tre spettatrici sono state investite dal conducente di una Bmw proprio durante uno dei raduni nel parcheggio di Tor di Mezzavia. Per le ragazze la serata si è conclusa al pronto soccorso. Un epilogo che, dimostrando la pericolosità alle condizioni date di questi raduni, aveva finito per alimentare anche una frattura tra la vecchia guardia ed i nuovi appassionati di Tuning. La richiesta di una sede alternativa, ma anche di “far emergere legalmente il settore, normandolo” è infatti contenuta tanto nel provvedimento rimasto lettera morta del comune che in quello del municipio VII.

La richiesta del municipio

Ma perché ora si torna a parlare di tuning? “Il fenomeno è da tempo ripreso. Io avevo presentato un provvedimento a febbraio, ma poi – ha spiegato il consigliere Umberto Matronola di Fratelli d’Italia - l’ho ritirato perché la maggioranza aveva promesso di portarlo in commissione, per modificarlo e condividerne il contenuto”. Cosa che è avvenuta, ma solo di recente. E con risultati che non hanno soddisfatto totalmente il consigliere. “C’è una cosa che ritengo sia doverosa e che invece viene sottovalutata: occorre prevedere un presidio costante della polizia locale. E’ l’unica soluzione per impedire, mentre si cerca una sede alternativa, il ripetersi di questi raduni a Tor di Mezzavia” ha commentato Matronola. Nel testo approvato in municipio, però, questa richiesta non è contenuta.

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