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Tra rifiuti e lampioni pericolanti la Romanina è sempre più terra di nessuno

Le discariche a cielo aperto di via Scimonelli, il lampione pericolante di via Tor Vergata e le strade bombardate di via Schiavonetti, segnano la resa delle istituzioni. La Romanina è sempre più terra di nessuno

“Commissario dove sei? Noi siamo a via Scimonelli” scrive Emanuele Falcetti, coordinatore dell’Altra Destra nel Municipio VII. “Qui da noi non è cambiato nulla da quando è arrivato Tronca, anzi potremmo dire che il quadro è pure peggiorato, con le periferie che sembrano sempre più isolate dal resto della città”. Nel frattempo la raccolta differenziata è entrata in vigore anche nel quartiere, che dunque non dovrebbe più esser preso d’assalto dai residenti dei comuni limitrofi.

INSICUREZZA STRADALE - La Romanina non è però afflitta solo dai problemi legati alla gestione dei rifiuti. I disagi in effetti non mancano. “Tra via luigi Schiavonetti  e via di Tor Vergata, c’è  un’opera realizzata per il Giubileo dei ragazzi, che dal Provveditorato non è mai stato consegnato al Comune. Risultato? Niente manutenzione da 16 anni – segnala Falcetti – il risultato è che l’impianto  di  illuminazione pubblica, oggi oltre a non essere acceso,  comporta anche un pericolo per la sicurezza. I pali infatti sono pericolanti, come quello che si trova all’altezza del Civico 267 di via Tor Vergata. Non c’è nemmeno una recinzione o un cartello ad indicarne la condizione osserva Falcetti che aggiunge – speriamo solo che non tiri troppo vento”.

I CRATERI - A rendere complicata il transito, ci sono anche le buche di via Schiavonetti. Sembrano dei veri e propri crateri. E la loro annosa presenza rende la strada non solo difficile da percorrere, ma anche vietata. Niente centri commerciali per gli scooteristi ed i ciclisti che intendono raggiungerli da via Schiavonetti.

Romanina: il lampione ed i rifiuti

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