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Osteria del Curato: il quartiere non migliora lasciando il verde inutilizzato

Il CdQ chiede quali siano le intenzioni del Vicariato su un'area di 13mila mq concessa nel 2005 e sulla quale doveva sorgere un Complesso Parrocchiale. "E' un diritto dei cittadini veder realizzato quanto promesso". L'alternativa già è in cantiere

Siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di un’area di oltre 13mila metri quadrati, nel quartiere Osteria del Curato, sul cui utilizzo permangono molti punti interrogativi. Uno spazio ampio quindi, sul quale potrebbe a breve partire un progetto partecipato, per discuterne l’utilizzo. Ma per farlo, è necessario capire prima cosa voglia farne il Vicariato.

LA PAROLA AL VICARIATO - Già perché, come spiega il Comitato di Quartiere dal proprio sito “L'area in questione,di proprietà del Comune di Roma, è stata concessa gratuitamente, in diritto di superficie, al Vicariato ,per la precisione all' Opera Romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese in Roma". La zona di cui si parla è quella compresa tra Via Broglio, via Capizzano e via del Casale Ferranti. Zona che, peraltro, è stata oggetto nella “serata di lunedì 10 di un’operazione dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale” leggiamo sul sito del CdQ “che sono intervenuti per togliere i bandoni pericolanti che la delimitano, dato che alcuni di essi erano stati divelti dal vento, con pericolo per i pedoni e gli automezzi di passaggio”.

TEMPI LUNGHI - Un intervento che dal Comitato di Quartiere è stato letto in maniera chiara, poiché “la sostituzione di una nuova rete metallica, potrebbe far desumere che non vi sia l'intento di procedere, in tempi brevi, alla realizzazione del previsto Complesso Parrocchiale”. E però, la tempista ha una sua importanza, dal momento che la concessione, è stata rilasciata quasi dieci anni fa.

IL DIRITTO DI SUPERFICIE - “La richiesta al Comune di Roma di concessione dell'area in diritto di superficie per la realizzazione di un Complesso Parrocchiale  - spiega Elio Graziani, Presidente del CdQ - risale al 14 maggio 2002 e la Giunta Comunale ha concesso tale diritto con deliberazione n. 150 del 25 marzo 2003 – puntualizza - Successivamente, a seguito di nuova richiesta di ampliamento dell'area ai fini di una maggiore fruibilità a scopo di aggregazione sociale, il Consiglio Comunale ha accolto tale richiesta con deliberazione n. 268 del 24 ottobre 2005. Complessivamente, con le due delibere citate sono stati concessi un totale di mq. 13.300, senza alcun corrispettivo”.

SI ATTENDONO RISPOSTE - Cosa farne di tanto spazio? E’ quello che si chiedono anche i residenti. “Sarebbe buon diritto dei cittadini, trattandosi di un terreno comunale concesso a scopi ben precisi – osserva Graziani - vedere attuate in tempi congrui le realizzazioni previste. Sempre che ci sia ancora interesse, da parte del Vicariato, a utilizzare detta area, facente parte del Piano di Zona "167" Osteria del Curato 2.

UN PROGETTO PARTECIPATO - Tanto più che, a breve distanza – fa notare il Presidente del Comitato di Quartiere - la Chiesa del quartiere già c'è, quella parrocchiale di S. Raimondo Nonnato, non certo carente di spazi per attività religiose, sociali e sportive”.  Qualora il Vicariato retrocedesse dall’intenzione di utilizzare i 13mila metri quadrati, il CdQ potrebbe avviare un Piano di Quartiere, ovvero un processo di progettazione partecipata, finalizzato a mettere “a sistema diversi interventi” utili a raggiungere l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del quartiere stesso. Magari con l’ausilio della facoltà d’Ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza.

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