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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Campo La Barbuta: per il Municipio è ora di voltare pagina

Il Municipio ha votato un documento per chiedere il superamento delle soluzioni approntate con il Piano Nomadi e l'immediato intervento di bonifica del Campo La Barbuta

Il Municipio VII torna su uno dei temi più caldi nel territorio: la gestione del Campo La Barbuta. E lo fa votando una risoluzione con la quale si chiede  il ripristino delle condizioni igienico sanitarie, in modo da garantirne la vivibilità. Ma anche sottolineando, la necessità di arrivare ad una soluzione diversa da quella dei “Campi Nomadi”. Una questione, quest'ultima, su cui il Municipio ha lavorato molto, negli ultimi mesi.

L'EUROPA E LA REGIONE - Il documento che alla fine è stato votato dalla maggioranza, con il supporto del Movimento 5 Stelle, parte dalla descrizione del quadro europeo sulle strategie d’integrazione di Rom Sinti e Caminanti. Restingendo la visuale e riportando la vicenda al territorio, il Municipio ha ricordato anche l'impegno della Regione, che ha attivato “un Tavolo  per l'inclusione e l'integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti finalizzato alla promozione interventi per l'inclusione sociale di dette popolazioni”.

BOCCIATO IL PIANO NOMADI - Di fondo, la maggioranza ed il M5S hanno concordato sulla bocciatura del Piano Nomadi di Alemanno. A loro giudizio si sarebbe tradotto in  “una politica degli sgomberi”, che avrebbe causato “un conseguente aumento  di piccoli insediamenti abusivi, aggravando ulteriormente la situazione di pericolosità e degrado”. Ma le perplessità del Municipio all'attivazione del Piano Nomadi, vengono da lontano. Ed infatti si è ricordato l'impegno de “l'allora Municipio Roma X  per una trattativa chiara, prima con il vicesindaco Belviso, e poi con il prefetto Pecoraro affinché a La Barbuta fosse insediato un numero gestibile di abitanti e contestualmente risolta la questione dello stanziamento in via Schiavonetti”.  Trattativa che di fatto non è andata In porto.

LA BONIFICA DEL CAMPO - A fronte di tutte le considerazioni espresse, la maggioranza dei consiglieri ha votato una risoluzione che chiede un progressivo superamento del Piano Nomadi ed un rapido intervento di bonifica del campo,per garantire  la vivibilità al suo interno, ma anche  “per evitare ulteriori incendi e/o episodi di altro tipo ad alto rischio di inquinamento ambientale sia per gli abitanti che per la cittadinanza residente nei quartieri limitrofi”.

IL SUPERAMENTO DEI CAMPI - Ben oltre le questioni relative alla bonifica, la partita si era giocata sulla chiusura. Da una parte, infatti, si spingeva per una rapida cesura del progetto voluto dall'ex Primo Cittadino. Dall'altra si spingeva per riportare le dimensioni del campo, ad una soglia di accettabilità. Alla fine ha prevalso il concetto di  superamento del Campo Nomadi, una sorta di mediazione tra le due posizioni in campo. “Esprimo grande soddisfazione per il voto odierno - ha commentato a caldo il Consigliere Davide Tutino –  ribadendo che l’ 'emergenza nomadi', prima di essere dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato,  ha consentito di gestire fiumi di danaro in deroga alle leggi.  Parliamo di 25 milioni di euro soltanto per il 2013. La chiusura dei campi  – ha aggiunto il Consigliere della Lista Marino – è un obiettivo da perseguire con l'immediata conversione delle risorse pubbliche attualmente impiegate nella gestione dei campi, e dei servizi annessi, in politiche abitative e del lavoro, peraltro dotate di apposite linee di finanziamento dell'Unione Europea”.

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