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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Inchiesta Ribalta Festival, parla il project manager: "Ti spiego perché abbiamo dichiarato il falso"

Raggiunto al telefono Adriano Dossi, project manager del Rivalta Festival per il 2017 conferma: “Nulla di quanto era in progetto è stato fatto, ma quei fondi ottenuti sono stati spesi l’anno dopo”

"Avete riportato pagamenti per migliaia di euro che avrei ricevuto, ma che non sono mai stati pagati. E ve lo posso dimostrare". Esordisce così Adriano Dossi, presidente di Illoco Teatro e che per il 2017 del Ribalta Festival ha anche ricoperto la carica di direttore tecnico (come si legge nella documentazione, lui si definisce direttore artistico ndr). Un’affermazione che non fa altro che confermare il contenuto dell’inchiesta di Roma Today in cui si mostra come la rendicontazione presentata da 999 contemporary al Dipartimento cultura del Comune di Roma, e per la quale sono stati riconosciuti circa 28 mila euro, sia ben lontana da quanto effettivamente realizzato.

Dossi non collabora più con l’associazione 999 contemporary di Stefano Antonelli, come ha tenuto a precisare lui stesso con l’intento di smarcarsi dall’appellativo "braccio destro" che gli è stato attribuito: "Io non lavoro con la 999Contemporary, non ho un contratto con loro, mi sono solo occupato del Ribalta festival solo nel 2017, poi basta. Avevamo scritto un progetto bellissimo, ma nulla si è realizzato”.

“Non ho percepito nessun compenso - continua Dossi -, dentro la rendicontazione ci sono iniziative che avremmo dovuto realizzare ma che poi non abbiamo mai fatto perché non c’erano gli estremi logistici per eseguire i lavoratori, basti pensare che con il festival iniziato aspettavamo ancora le autorizzazioni dal Comune". 

A che titolo vi sono stati quindi riconosciuti quei soldi? "A nessun titolo perché non li abbiamo mai presi", risponde Dossi nonostante tra i documenti rendicontati ce ne sia uno pari a 3mila euro indirizzato a lui per "direzione tecnica" del festival, l'altro per Illoco Teatro pari a 9 mila 240 euro per laboratori vari. "Nella rendicontazione che è stata presentata - specifica - che non ho seguito io a livello burocratico, ma come ha detto lo stesso Antonelli, sono state inserite voci di cose non fatte. Anche perché la Illoco Teatro non organizza certo tornei di bocce".

"Volete sapere perché abbiamo dichiarato il falso? - continua - Semplicemente perché molte di quelle cose sono state fatte nel 2018, come i laboratori di scrittura eseguiti poi nell’IC Acquaroni e non al liceo Amaldi". E per i quali - sempre nella rendicontazione del 2017 - è stata presentata una ricevuta di pagamento indirizzata a Mario Cecchetti del centro sociale di Tor Bella Monaca pari 8 mila euro, documento che lo stesso Cecchetti nega di aver mai firmato.

Insomma, quasi a voler dire “ho sbagliato, ma per una buona causa”, come espresso chiaramente dallo stesso Antonelli che ha scelto i social per rispodere all'inchiesta di Roma Today. Una posizione inaccettabile se si pensa che quella documentazione, falsa, ormai per ammissione dei diretti interessati, è stata presentata al Dipartimento, per ottenere fondi pubblici. Può essere sufficiente la giustificazione “li abbiamo spesi per i progetti dell’anno dopo”? A questo dovrebbero rispondere le istituzioni che per il momento tacciono.

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