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Martedì, 16 Aprile 2024
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VI Municipio: “La mia opposizione è basata sui fatti”

Precisa Massimiliano Lorenzotti (Pdl), ex presidente del Municipio, che aggiunge: "Non ci sono i soldi, è vero. Anche noi non avevamo tutti questi fondi da spendere, ma mantenendo alcuni rapporti si riusciva a bypassare questo problema"

Lavori Pubblici, scuole, Città dello Sport, Tor Bella Monaca e i rapporti con i cittadini: intervista a Massimiliano Lorenzotti, consigliere del Pdl ed ex presidente del Municipio.

Da presidente del Municipio a consigliere di opposizione. Come è stato il passaggio?

È stato come passare da primario di un ospedale a  infermiere. Non è stato un trauma però: mi ci sono abituato. E ci sono molti vantaggi: conosci già i meccanismi della macchina politico-amministrativa e capisci gli errori degli altri. La sinistra opera privilegiando “lo scritto”, noi siamo più pratici.

Che eredità ha lasciato Massimiliano Lorenzotti in Municipio?

Un buon rapporto con il personale: c’è sempre stato un dialogo con tutti. Oggi invece l’ambiente è più freddo e distaccato.

L’Amministrazione periferica è in difficoltà per via del bilancio del Comune di Roma.

Non ci sono i soldi, è vero. Anche noi non avevamo tutti questi fondi da spendere, ma mantenendo alcuni rapporti, si riusciva a bypassare questo problema: per esempio, per i parcheggi della Metro di Motta Camastra, Torre Maura e di via del Torraccio di Torrenova. Li ho presi in carico con la volontà di aprirli, ma oggi la situazione è diversa: credevo che anche il nuovo governo avrebbe proseguito per questa strada. Stessa condizione per la passerella temporanea pedonale di Grotte Celoni: so che stanno pensando di chiuderla.

Che tipo di opposizione sta portando avanti?

Basata sui fatti sicuramente. Oggi non ci sono neanche i fondi per la ginnastica degli anziani e la loro attività fisica sarà a pagamento. Per questo motivo, stiamo raccogliendo numerose lamentele.  Sposai questo progetto e fui anche deriso per questo motivo. A mio avviso però il Municipio dovrebbe chiedere i fondi alla Regione. È importantissimo per un miglioramento della loro qualità della vita e per un abbattimento dei costi del sistema sanitario.

Si sta pensando alla città dello Sport come luogo per organizzare i grandi eventi.

Si taglia il progetto iniziale di Calatrava ridimensionandolo. So che da qualche parte ci sono tutti i vetri della vela di misure sbagliate. Ci hanno venduto una cosa che non poteva essere realizzata: la Città dello Sport potrà essere ultimata solo se i privati la prenderanno in gestione. Eppure la sinergia tra pubblico e privato è odiata dalla sinistra.

Quali sono le opere, in procinto di essere realizzate, su cui la sua Amministrazione aveva lavorato?

La rotatoria di via Squinzano a Torre Angela e quella di via Siculiana, a Due Leoni. Avevamo lavorato con il Dipartimento e l’ex assessore Marchi: in pratica, l’impresa che aveva vinto la gara della rotonda di via Siculiana doveva rifare anche via Noale e mettere in sicurezza viale dei Romanisti. Gli unici soldi veri messi in bilancio e spendibili sono quelli per la messa in sicurezza di due scuole, l’Oscar Romero a Torre Angela e il plesso di via Acquaroni: 1 milione e 500mila euro per un bando regionale del 2009. A marzo abbiamo avuto notizia della vittoria di questo bando, ma poi ci sono state le elezioni.

Che rapporto ha con i cittadini?
Li ricevo sempre. Le problematiche che lamentano sono le buche sulle strade, ma esistono in tutta Roma. Poi ci sono alcune perplessità sulla raccolta differenziata, che è sicuramente una cosa positiva per il territorio. Infine, esiste un problema di sicurezza: il tasso di criminalità è aumentato negli ultimi mesi. Ci sono stati commenti anche in relazione allo sgombero di via Cerruti: un anno fa italiani e immigrati avevano occupato alcuni stabili nello stesso quartiere. In quel caso, li avevamo accolti tutti nella Sala Cinema, erano stati censiti e aiutati. In questo caso gli occupanti di Action sono stati abbandonati. E poi a Tor Bella Monaca tutti lamentano i gravi problemi strutturali delle case popolari. Credo ancora oggi che Tor Bella Monaca debba essere demolita e ricostruita. Se i soldi non ci sono, ci deve pensare un privato, tanto la manutenzione non verrà mai svolta.

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