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Discarica Corcolle: vertenza e mobilitazione di Fsr in Regione

La Federazione della Sinistra di Roma annuncia una mobilitazione al consiglio regionale di domani pomeriggio. Vertenza di Nobile e Peduzzi contro la discarica di Corcolle - San Vittorino

Pronti a mobilitarsi. La Federazione della Sinistra Romana si prepara per il consiglio regionale che si terrà domani pomeriggio a partire dalle 14 in via della Pisana. Fsr che continua la sua ‘battaglia’ contro la decisione del commissario Giuseppe Percoraro di collocare per 36 mesi una delle discariche del dopo Malagrotta in un terreno posto nella zona di Corcolle - San Vittorino. Federazione della Sinistra di Roma che spiega la mobilitazione di domani partendo “dall’estratto dell’analisi preliminare per l’individuazione di aree idonee per i rifiuti curato dall’Assessorato regionale alle politiche dei rifiuti.  Nel mese di luglio 2011 gli uffici preposti della regione documentano per l’area di Corcolle i seguenti fattori preliminari alla realizzazione di una presunta discarica in loco".

FATTORI ESCLUDENTI: Per l’area di Corcolle - prosegue la vertenza a firma Nobile e Peduzzi - secondo tale indagine, la legge impone 8  fattori escludenti. Ne citiamo alcuni: presenza di paesaggio agrario di rilevante valore come individuato nel piano territoriale paesaggistico regionale, presenza di zona archeologica, rischi di compatibilità con beni d’insieme e fasce di rispetto da abitazioni anche sparse. Verifica interferenza con i livelli di qualità delle risorse idriche sotterranee, classificazione sismica regionale della zona  in fascia sismica 2B, classe di vulnerabilità e tutela delle risorse idriche, con rischio medio in classe 2.

MANCATA PIANIFICAZIONE: La Polverini richiede agli uffici documentazione idonea per pianificare delle discariche e poi non legge le analisi preliminari? Non tiene conto della sua fattibilità?  Non esamina il contesto d’area già esistente? Un presidente di Regione dovrebbe tutelare l’interesse generale, ma con la scusa dell’emergenza rifiuti passa sopra le zone a rischio sismico, alle esondazioni del fiume, alla congestione urbana e viaria, alle tutele paesaggistiche, al diritto alla salute. Deprezza con le sue decisioni i sacrifici e i valori immobiliari delle famiglie e delle aziende locali? Di fronte a tanta arroganza dobbiamo assediare il consiglio regionale e pretendere che le mani dei consiglieri regionali si levino per dire no alle discariche, per dire basta ad una idea di municipio condannato solo dal binomio, cemento rifiuti e traffico”.

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