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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torre Maura viale dei romanisti

Torre Spaccata: sesso e prostituzione nel “parco del degrado”

Un anno fa il Municipio ha teso una mano per il decoro, ad oggi promesse disattese

Ci sono profilattici usati, scatoloni nascosti nelle siepi, ci sono le sedie che all’occorrenza vengono usate da chi qui, di notte, svolge il mestiere più antico del mondo. Non ci sono le luci, e non c’è nemmeno una recinzione: non ci sono tutte quelle cose che i cittadini chiedono da tempo, come la potatura degli alberi, ad esempio. Siamo a Torre Spaccata, uno dei quartieri del Municipio Roma VI delle Torri, dove i più indignati restano i condomini di via Lizzani dei civici 4-10-16 perché sul parco all’incrocio tra viale dei Romanisti e viale Togliatti affacciano le loro abitazioni. E loro a Roma Today hanno commentato: “Siamo esasperati, non ne possiamo più: quando ci affacciamo alla finestra siamo costretti a questi spettacoli di degrado, è una vergogna”. 

"Dall'amministrazione solo promesse disattese"

E dietro l’esasperazione si nasconde anche la voglia di reagire perché le promesse che l’amministrazione ha fatto loro sono state disattese. “A marzo dello scorso anno è stata votata una mozione in consiglio – hanno ricordato – con quel documento tutte le parti politiche si sono impegnate ad intervenire. Ad oggi? Non è cambiato nulla”. Un anno dopo la mozione al parco è tutto ancora come prima “se non peggio” hanno aggiunto i residenti che già nel luglio del 2017 protestarono in Municipio esibendo dei cartelli con la scritta “Basta degrado a Torre Spaccata”. 

"Il degrado è aumentato rispetto all'anno scorso"

E per combattere il degrado in questo lembo di terreno nella periferia est della città basterebbe davvero poco, come hanno spiegato gli stessi condomini: “Chiediamo solo che vengano riparati i lampioni così che la notte ci sia la luce e faccia da deterrente per la sicurezza – inoltre – chiediamo che la recinzione venga riparata così nessuno di notte può intrufolarsi nel parco o può fuggire da questo posto che è diventato ormai terra di nessuno”. Nella mozione i cittadini avevano chiesto anche che venisse chiusa la fontanella all’interno dell’area ma per questo è stato sufficiente l’ordinanza della sindaca Raggi riguardo i nasoni.

Prostituzione e sesso a cielo aperto

E dopo aver sporto anche regolare denuncia presso il commissariato Casilino, i residenti nella mattina di domenica 7 gennaio si sono recati al parco e hanno raccolto tutti gli scatoloni di carta nascosti nelle siepi “destinati ai falò notturni utilizzati dalle prostitute per riscaldarsi” hanno concluso “qui ci sono decine e decine di preservativi, in questo parco prostituzione e sesso a cielo aperto”.  

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