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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torre Maura Torre Maura / Via dell'Aquila Reale

Torre Maura, nel quartiere senza biblioteca le cabine del telefono diventano librerie per tutti

L'iniziativa dell'associazione Cittadinanza attiva Torre Maura

Nel quartiere non esiste una biblioteca e, come spesso accade a Roma, ci pensano i cittadini a cercare soluzioni alternative. L’associazione “Cittadinanza attiva Torre Maura” ha voluto dare nuove possibilità a chi vuole leggere, informarsi e ampliare i propri orizzonti, trasformando le due cabine telefoniche (ancora funzionati) presenti sul territorio su via dell'Aquila reale e via Giglioli in piccole biblioteche di booksharing.

Progetto

Il progetto che sta portando avanti l’associazione è molto ampio e riguarda tutto il quartiere di Torre Maura. Monica Aloisantoni, volontaria e tra le principali promotrici dell’iniziativa, spiega a RomaToday la genesi di questa iniziativa. “Andiamo a sostituirci a quelle che sono le mancanze delle istituzioni” racconta Monica il cui obiettivo, condiviso anche con gli altri volontari e volontarie, è quello di realizzare più punti possibili dedicati al book crossing.

Book crossing

Prima della piccola libreria all’interna di una cabina Telecom, riqualificata dai volontari, l’associazione aveva già installato altri punti dove lasciare o prendere in prestito dei libri: “Fino a poco tempo fa avevamo utilizzati spazi privati, come ad esempio la tettoia di una farmacia o di un pub. L’idea di fondo è sempre la stessa: riciclare vecchi mobili e “riempirli” di libri che altri stavano, magari, per gettare. Noi li prendiamo, li etichettiamo e li mettiamo a disposizione di tutti”. La risposta da parte dei cittadini non si è fatta attendere: in molti hanno donato i propri libri all’associazione nel corso degli ultimi mesi.

Vandali

Iniziative simili ci sono state in tanti quartieri di Roma. Piccole librerie “di strada” a disposizione di tutti fino a che, purtroppo, qualche vandalo non ha deciso di entrare in azione. Negli ultimi anni, solo per citare alcuni casi, è andata distrutta una postazione a Vitinia, all’interno della riserva di Decima Malafede. Stessa sorte per le installazioni di Serpentara, Casal Monastero o al parco Zietta Liù, a Torresina.

“Ovviamente ci siamo posti il problema dei vandali – riprende Monica – sappiamo che potremmo andare incontro ad atti di un certo tipo. Per precauzione abbiamo messo su tutti i libri donati la scritta “non vendibile”, per evitare che qualcuno se li prenda per poi rivenderseli. Se invece qualcuno prende dieci libri e se li tiene casa non ci dispiace, magari non poteva permetterseli, e comunque ci sarà sempre qualcuno che ce ne porterà di altri. I vandali non ci spaventano”.

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