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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torre Maura Torre Maura / Via degli Albatri

Gabriele Peritore, il farmacista poeta di Torre Maura

Nel retrobottega prepara i medicinali ma scrive anche poesie e libri

“Canto per chi mi illude che l’arte esiste e solo dove lei finisce nasce la vita”. Questi sono i versi di una delle poesie che Gabriele Peritore ha composto negli anni, durante le sue giornate divise tra il laboratorio della farmacia e le pagine dei suoi libri. Se qualcuno gli chiedesse “Cosa avresti voluto fare da grande, il poeta o il farmacista?” lui non avrebbe nessuna remora a rispondere “Il sognatore”. E rincorrendo i suoi sogni, li ha realizzati a Torre Maura

Da Agrigento a Roma: così nasce il farmacista poeta di Torre Maura

Originario di Agrigento, Gabriele ha frequentato la facoltà di farmacia presso l’università degli studi di Palermo ma “Ho sempre respirato cultura, fin da piccolo: il mio papà è stato direttore dell’azienda del turismo e ho frequentato scrittori, poeti, ospiti delle rassegne”. Dopo la laurea Gabriele ha colto la possibilità di lavorare a Roma e così ha preparato le sue valigie ed è arrivato nella Capitale. “Erano i primi anni del 2000 e declamavo poesie nei locali notturni di San Lorenzo insieme ad altri poeti – ha spiegato Gabriele – le nostre storie sono state raccolte nel documentario presentato a Venezia nel 2009 “Poeti” e firmato dal regista Toni D’Angelo”. È stata poi la volta di dell’enoteca: “Ho lavorato per un periodo come sommelier in una enoteca culturale, ho imparato a conoscere i vini e a coniugare i sapori con i versi”: risale a questo periodo la composizione del libro “Vino e Venere”, preludio di “L’isola di confine”. 

"Il mio quotidiano è fonte di ispirazione"

E proprio all’inizio degli anni 2000, Gabriele ha cominciato a lavorare presso la farmacia Barcellona di via degli Albatri a Torre Maura: uno dei luoghi simbolo del quartiere da oltre 60 anni. Lui qui è un preparatore "galenico", prepara le medicine, le vende al banco. E anche la farmacia Barcellona è fonte di ispirazione per lui: “Oltre la lettura, il mio quotidiano rappresenta per me spunti, riflessioni, anche stare dietro il banco della farmacia mi stimola curiosità e creatività". 

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