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Torre Maura Torre Maura / Via dei Colombi

A Torre Maura nasce l'inno del quartiere

Sulle note e le parole è stato realizzato un videoclip che verrà presentato in occasione dei cento anni di Torre Maura

“Ragazzi moderni stretti tra quattro mura di case assolate senza finestre ne cortili viaggiando tra sogni e realtà cercando da soli la loro identità. Urla il quartiere senza timore siamo uniti in un’unica volontà. Quella di dire a gran voce siamo fieri di essere qua. Il quartiere è rumoreggiante. Tam Tam di ritmo inebriante dalla scuola di musica esce già! Mani alzate che fanno vento 1000 voci unite in un solo coro gridano forte siamo qua”.

Sono questi alcuni versi del brano che vuole diventare l’inno di Torre Maura e della periferia intera. “Sì, basta sostituire il nome del quartiere con quello di un altro e questa canzone può essere universale” ha detto ai nostri taccuini Fabio Feliziani, musicista e fondatore della ‘William School Music di Torre Maura che qualche anno fa ha scritto una poesia, oggi tradotta in musica e video. Il piccolo capolavoro, realizzato in collaborazione con autori e parolieri della musica italiana - Nicola Di Già, Peppe Sferrazza e Massimo Pelliccioni - sarà presentato nei prossimi giorni ai festeggiamenti in calendario per il centenario del quartiere. “Ho scippato dalle mani degli autori il testo della canzone - ha detto scherzando Gianfranco Gasparutto, consigliere municipale Pd e promotore dell'associazione 'La via del fare' a Torre Maura - La scuola è un laboratorio di idee e inclusione". 

Da quando la scuola di musica ha aperto le porte per la prima volta in via dei Colombi – nel 2016 – a Torre Maura è nato non solo uno spazio dove imparare a suonare ma anche un luogo di aggregazione, un punto di incontro e di socialità. Negli anni, la ‘William School Music’ si è distinta per accoglienza e inclusione. Dall’asilo musicale che coinvolge i bambini da zero a tre anni, alle lezioni gratuite per i bambini ucraini (ospiti in quartiere per qualche tempo) ai più anziani abitanti, anche settantenni. “La nostra realtà è un’occasione per stare insieme dove etnie diverse e religioni diverse si incontrano nella musica. Spesso anche vicini di casa non si conoscono”.

E l’inno – tradotto poi in un videoclip da Marco Macauda, regista, attore e soprattutto residente del quartiere – vuole continuare a creare un motivo di condivisione perché “Se i ragazzi hanno qualcosa da condividere, si uniscono”. Una filosofia che si inserisce bene nel tessuto sociale di Torre Maura dove – lo abbiamo detto più volte – la cultura si fa dal basso. E ne sono un esempio ‘le poesie in rete’, ‘la via dei presepi’ e ancora i murales che abbelliscono fioriere e serrande e anche i concerti in terrazza durante la pandemia. Girato nei luoghi simbolo del quartiere Torre Maura, il video racconta la storia di un uomo che ritorna nel suo quartiere dopo tanti anni e ne scopre cose inaspettate. 

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