Crepe e infiltrazioni: il disastro delle palazzine popolari di Torre Maura
I disagi all'interno (e all'esterno) degli immobili ex Isveur
I massetti dei balconi sono deteriorati a tal punto che il ferro dei pilastri è ben visibile oltre il cemento. Le crepe alle pareti hanno costretto gli inquilini a proteggere gli interni con dei teli di plastica. I vetri del portone sono frantumati e non sono mai stati sostituiti. Benvenuti nelle case popolari delle palazzine ex-Isveur di Torre Maura dove gli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) continuano a essere un miraggio mentre il malcontento e la rabbia aumentano giorno dopo giorno. “Continuano a chiedere cose che ci spettano di diritto” hanno detto al nostro giornale dal Comitato Inquilini Ex-Isveur di Torre Maura.
Siamo nella periferia est di Roma, all’interno degli immobili costruiti nel ’75 nell’ambito di uno speciale ‘piano casa’ realizzato con i fondi della Comunità Europea e gestite all’epoca dall’Istituto per lo sviluppo edilizio urbanistico (Isveur). Si tratta di sei palazzine, sette piani e due appartamenti per ogni piano: circa 460 nuclei familiari che vivono nell’area compresa tra via delle Cince, via dell’Usignolo, via delle Alzavole, piazzale delle Paradisee e via dei Codirossoni. La gestione delle case è di competenza comunale: è al Comune di Roma che gli inquilini e il comitato si rivolgono da tempo per chiedere interventi di manutenzione.
“Sappiamo che lo scorso 21 settembre si è chiuso il bando per la manutenzione ordinaria ma non ci è stato dato nessun aggiornamento sugli interventi” hanno spiegato Angela Barone e Monja Ruggeri del comitato ex Isveur. Hanno aggiunto: “Considerate le condizioni in cui si trovano i terrazzi, temiamo le piogge perché già in passato alcuni appartamenti si sono allagati e altri sono stati inutilizzabili per gran parte del perimetro”. Nei giorni scorsi, è stata riparata una tubatura all’interno del cortile, rotta da un anno e mezzo.