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Venerdì, 29 Marzo 2024
PROGETTO IN FUMO / Torre Maura / Via delle Rupicole

Un incendio distrugge il giardino sensoriale per disabili: fu inaugurato solo due mesi fa

Era stato allestito all’interno di un parco di Torre Maura, ma in pochi minuti “hanno distrutto il lavoro e il sacrificio di anni”

Un gazebo in legno completamente distrutto, le piante dell’orto botanico bruciate e un progetto dedicato ai disabili di zona spazzato via. Il giardino sensoriale all’interno del parco di via delle Rupicole, nel quartiere di Torre Maura, è stato colpito da un incendio doloso alle prime luci del mattino di sabato 16 luglio.

Il giardino sensoriale

Un progetto di ortoterapia inaugurato solo lo scorso maggio e destinato a soggetti fragili con disabilità psichica che in questo luogo avevano l’opportunità  l’opportunità di acquisire sul campo le conoscenze per la gestione di un orto, sperimentandosi con opportunità formative e di tirocinio lavorativo. Iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale con la Asl Roma 2 e il dipartimento di Biologia dell’Università di Tor Vergata, in collaborazione con il municipio VI.

“A chi ha lavorato tanto a quel progetto e a chi lo frequentava tutti i giorni dico che faremo una seconda festa per aprirne uno nuovo e più bello di prima”, commenta l’Assessore capitolino, Barbara Funari.

Le fiamme hanno distrutto tutto

Ma nulla di questo giardino si è salvato. A correre subito sul posto, il presidente del municipio delle Torri, Nicola Franco: “Sono stato svegliato alle 5 del mattino dai cittadini che, vedendo le fiamme, sono stati i primi ad adoperarsi per provare a spegnerle - spiega il minisindaco -. Solo grazie a loro l’incendio si è limitato a quest’area, non voglio nemmeno pensare a cosa poteva accadere, visto che alle spalle di questo parco c’è una casa famiglia”. Franco ha fatto subito sigillare l’area e messo in sicurezza quel che resta del gazebo, precipitato al suolo per l’incendio: “Il problema è che sono rifiuti speciali e temo ci vorrà del tempo per farli rimuovere - spiega Franco -. Confido  però sul fatto che essendo un luogo frequento da molti bambini la cosa avvenga in maniera rapida”.

“Servono recinzione e telecamere”

Difficile stabilire chi ha compiuto questo gesto, anche per la mancanza delle telecamere di sorveglianza nella zona: “Purtroppo non ce ne sono - continua il minisindaco del VI -, ma mi adopererò per farle mettere, come una recinzione più alta intorno a tutto il parco e un cancello con orari di apertura e chiusura. E questa è una sconfitta per tutti, dover chiudere un’area che dovrebbe essere sempre aperta e fruibile per colpa dei vandali”.

Per Nicola Franco però, si tratterebbe di una bravata sfuggita di mano: “Non penso che qualcuno volesse attaccarci - conclude -, ma se queste persone sapessero quanto ci vuole per realizzare un parco del genere in termini di investimenti e tempo forse si renderebbero conto ancora di più del vile gesto commesso”.

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