Torri, la protezione civile chiede una sede ma il Municipio sparisce: “Cercheremo spazio a pagamento”
Nonostante l’atto di giunta, le realtà del sesto saranno costrette a utilizzare le abitazioni private
Sedotte e abbandonate, anche dal Movimento Cinque Stelle: nessuno fino ad ora è riuscito a mantenere la parola data alle associazioni di protezione civile che da oltre un decennio cercano una ‘casa’ nel sesto municipio. “Ora riparte la campagna elettorale e tutti vorranno aiutarci, per non fare poi nulla, come succede da quindici anni” ha commentato a Roma Today, Massimo Missori, responsabile delle associazioni di protezione civile delle Torri.
A dicembre dello scorso anno, un atto di giunta chiedeva al direttore apicale e all’ufficio tecnico di viale Cambellotti di individuare con urgenza locali che, a seguito di manifestazione di interesse, sarebbero stati destinati alle associazioni di protezione civile. A marzo dello stesso anno anche una mozione di Fratelli d'Itali, bocciata dal M5s, chiedeva una sede per le sei associazioni. Le realtà del territorio hanno atteso che questo avvenisse ma inutilmente.
E oltre il danno la beffa, già perché non solo non hanno avuto sedi consone ma sono stati anche ‘sfrattati’ da quelle temporanee, come nel caso di “ANVVFC Terra Nuova”. “Entro 15 giorni deve sloggiare, questo il termine usato dai nostri amministratori, si tratta della sede concessa temporaneamente a via Don Primo Mazzolari” hanno spiegato dalla Protezione civile.
“Come VI Gruppo stiamo cercando un garage a pagamento, non è più possibile lasciare i mezzi nel parco dell’oratorio di Sanata Rita, presto anche i Falchi blu dovranno lasciare la sede temporanea di via Berneri – ha aggiunto Missori – Il 15 giugno inizia la ‘campagna antincendio, che le associazioni faranno presso le abitazioni private dei presidenti, non avendo una sede’.
Abbiamo provato a raggiungere l’assessore al patrimonio della giunta a cinque stelle ma senza ottenere risposta.