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Tor Bella Monaca Torre Spaccata / Via di Torre Spaccata

Due mozioni per liberare Torre Spaccata da fumi e degrado, le opposizioni: "Qual è il metodo?"

Lo stato di abbandono in cui versa il parco all'incrocio di viale Togliatti e viale dei Romanisti e l'insediamento abusivo adiacente sono stati discussi in consiglio municipale

“Sindaco aiuto, i fumi ci avvelenano” e poi ancora “Il parco è diventato terra di nessuno”. Sono stati questi gli appelli disperati di una parte di residenti del quartiere Torre Spaccata negli ultimi mesi. Di quella parte di cittadini che vive nelle immediate vicinanze del parco collocato all’incrocio tra viale dei Romanisti e viale Palmiro Togliatti. E a poca distanza dall’insediamento abusivo da cui si sprigionano fumi tossici. Tante le richieste di aiuto appunto e soprattutto le richieste di intervento rivolte alle istituzioni per sanare una situazione che è diventata ogni giorno più esasperante.

Nella mattina di giovedì 9 marzo l’argomento è stato oggetto di discussione all’interno dei locali di viale Cambellotti, durante il consiglio municipale. Una discussione che ha inasprito i toni tra maggioranza e opposizione, queste ultime infatti non hanno votato le mozioni presentate dal gruppo pentastellato perché hanno auspicato risposte più immediate per i cittadini, rispetto a un documento che “non spiega ne modi ne tempistiche di intervento”. Gli stessi documenti hanno fatto presagire, tra i banchi delle opposizioni una “spaccatura tra il gruppo consiliare di maggioranza e il governo della giunta”. Accuse rispedite poi ai mittenti dai grillini in aula.

Due mozioni quindi. La prima ha riguardato il ripristino della sicurezza e del decoro all’interno del parco. In questo documento il gruppo di maggioranza ha impegnato il presidente del municipio e gli assessori di impegnarsi ad una potatura degli alberi, un aumento dell’illuminazione, ripristinare la recinzione, chiudere la fontanella e aumentare i controlli da parte della polizia di Roma Capitale. La seconda mozione ha riguardato invece lo sgombero “del fosso”, quindi dell’insediamento abusivo, il gruppo di maggioranza, in questo caso, ha impegnato il presidente ad attivarsi presso il gabinetto della sindaca per lo smantellamento urgente e la bonifica del luogo.

“Qual è il metodo? Sarebbe stato più giusto fare una mozione condivisa – ha tuonato Fabrizio Compagnone, consigliere dem e presidente della commissione controllo e garanzia – questo atteggiamento palesa una mancanza di rispetto istituzionale, è antidemocratico, una presa in giro per i cittadini”. A fare da eco alle sue parole anche Massimiliano Fonti, gruppo Fratelli d’Italia: “La maggioranza presenta una mozione e non la risoluzione dei problemi, non voto fino a quando non sarà ripristinata una forma di democrazia nei confronti delle opposizioni”. “Questi sono atti che fa l’opposizione – ha continuato Nicola Franco, capogruppo FdI – la vostra mozione è solo un modo per dire ai cittadini che vi state impegnando senza risolvere davvero i problemi”.

“Nessuna spaccatura tra i consiglieri e la giunta – ha spiegato Laura Arnetoli, capogruppo del movimento cinque stelle - Siamo perfettamente a conoscenza dei problemi che esistono in relazione al parco e all’accampamento abusivo posto nelle adiacenze dell’area verde – stiamo lavorando”.

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