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Municipio VI: la maggioranza si spacca sulle commissioni, Pelone lascia FdI

Eletto con 381 preferenze, aveva ricoperto ricoperto il ruolo di assessore alla scuola nell’ultima giunta di centrosinistra

Stefano Pelone lascia le fila di Fratelli d’Italia e passa al Misto. La decisione, comunicata in aula durante il consiglio di giovedì, nasce dal malcontento a seguito della composizione delle commissioni permanenti. “Non sono stati rispettati i criteri di valutazione stabiliti inizialmente, questo è inaccettabile e politicamente scorretto” ha spiegato il consigliere a Roma Today. 

“Fratelli d’Italia è spaccato sulle commissioni”. Da qualche giorno questa frase riecheggia tra le mura di viale Cambellotti: una settimana, o poco più, per contrattare presidenze e componenti con una sintesi sempre più difficile da trovare. E alla fine, inevitabilmente, qualcuno è rimasto fuori. È il caso di Stefano Pelone che aveva chiesto la commissione scuola ma è finito nelle commissioni di politiche agricole, lavori pubblici e mobilità patrimonio e mette subito in chiaro un dato: “Non volevo essere il presidente della commissione, volevo semplicemente farne parte”. 

Il volto di Pelone non è nuovo nell’aula del Municipio VI. Era già stato consigliere con l’ultima giunta di centrosinistra, presidente della commissione servizi sociali e sanità, quella di Marco Scipioni. A quel tempo aveva ricoperto, seppur per un breve periodo, anche il ruolo di assessore alla scuola e alla cultura. Infatti, la candidatura di Pelone nella lista di Fratelli d’Italia – proprio perché vanta un percorso politico nel centrosinistra – aveva fatto storcere il naso a militanti e iscritti del Partito democratico e affini. Critiche a cui Pelone ha resistito perché “Nel progetto di Nicola Franco ci ho creduto e per me uscire da Fratelli d'Italia è come una sconfitta”. 

Pelone intanto spiega i criteri – dettati dalla maggioranza – per entrare a far parte delle commissioni: competenze personali e esperienze politiche in municipio. “Lavoro nella scuola da 22 anni, ne sono rappresentante sindacale, sono stato vice presidente della commissione scuola con la giunta Scipioni e assessore per qualche tempo” spiega. 

Il passaggio al gruppo Misto, oltre la delusione per la mancata convocazione in commissione scuola, per Pelone è un dovere nei confronti del suo elettorato – ricordiamo che è stato eletto con 381 preferenze: “E’ una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che mi hanno votato nonostante abbia cambiato partito, lo hanno fatto perché mi vogliono bene e hanno stima della mia persona. Non mi sento accettato dal gruppo e passo al Misto”. Ma assicura: “Voterò a favore gli atti che riterrò opportuni di cui beneficeranno i cittadini”. Del resto che i malumori fossero a un passo dal manifestarsi concretamente è stato chiaro fin dal primo consiglio – quello della settimana scorsa, quando Pelone non si è presentato in aula per approvare le linee programmatiche della giunta Franco. 

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