Sottopasso liberato: viale Oxford riapre al transito dopo cinque anni
La riapertura della strada nella mattina di mercoledì
Il sottopasso di viale Oxford è stato liberato. Nella mattina di mercoledì la riapertura della strada al traffico. A supervisionare gli ultimi lavori il minisindaco del Municipio VI delle Torri, Nicola Franco che ha commentato: “Finalmente, dopo anni, abbiamo restituito questa strada ai cittadini”. Con lui anche Emanuele Licopodio che da anni ne denunciava lo stato di abbandono: “Un lavoro iniziato già in passato”.
Chiuso al traffico nel 2018
Era il 2013 quando il sottopasso di viale Oxford, nei pressi dell’Università di Tor Vergata, ha iniziato a diventare luogo deputato allo sversamento dei rifiuti, soprattutto ingombranti. Aperto al traffico e lontano da occhi indiscreti, è stato per anni il posto ideale per scaricare immondizia, fino a quando i cigli della strada ne sono stati completamente invasi. Negli anni successivi la situazione è andata via via peggiorando fino a quando nel 2018, l’allora amministrazione municipale guidata dal Movimento Cinque Stelle – in accordo con la polizia locale – ne ha deciso la chiusura. Con il tempo, il sottopasso di viale Oxford a pochi passi dall’Università è diventato anche luogo di bivacco per senza fissa dimora che in mezzo ai rifiuti avevano costruito dimore di fortuna. La strada, privata perché proprietà dell’Università Tor Vergata ma aperta al pubblico transito, è rimasta chiusa per cinque anni.
Bonifica a carico dell'Università Tor Vergata
Nei mesi scorsi l’amministrazione municipale ha chiesto intervento di bonifica al polo universitario delle Torri. “Spesso, all’interno del sottopasso e nella discarica abusiva si sono verificati incendi che hanno anche danneggiato l’asfalto. Anche per questo abbiamo incalzato l’Università perché si procedesse con la bonifica” ha aggiunto Franco. "Lo abbiamo fatto anche perché era intollerabile che donne, uomini e bambini continuassero a vivere in quelle condizioni di degrado e di abbandono. Inaccettabile in una capitale nel 2023". I costi dell’operazione sono stati a carico di Tor Vergata.