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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rocca Cencia, dopo il sequestro del tmb i cittadini annunciano: "Continueremo le proteste"

Dalla mancata istituzione di un osservatorio chiesto dalle opposizioni alle proteste dei cittadini

Il sequestro parziale degli impianti Ama di Rocca Cencia (qui la notizia) fa tornare a galla le mancate promesse che il Movimento Cinque Stelle aveva annunciato durante la campagna elettorale delle scorse amministrative: la chiusura del tmb poi diventata “superamento” e e nemmeno più quello. Tra la polemica politica e l’indignazione dei cittadini, si annunciano proteste già a partire dalla fine dell’estate.

Rocca Cencia, c’era una volta il simbolo della lotta a cinque stelle alle Torri

"Ricordiamo tutti come il sito di Rocca Cencia fu utilizzato dai 5 Stelle in campagna elettorale come totem da abbattere. La Raggi in testa e tutto il gota del Movimento da Di Battista alla Taverna che urlava e prometteva la sua chiusura. Il vento sta cambiando dicevano. Sono passati più di 4 anni, il vento non è cambiato, non è cambiato nulla se non in peggio. Non solo le promesse si sono rivelate una grande presa in giro per i cittadini, ma sono state disattese anche le minime condizioni di trasparenza e di condivisione con i cittadini, proprio da coloro che chi di questi aspetti ne faceva un punto di riferimento" ha detto Dario Nanni consigliere municipale a viale Cambellotti. Nanni ha ricordato la richiesta presentata da lui stesso circa l’istituzione di un osservatorio "Per avere modo di conoscere e controllare quanto accadeva in quel sito e le procedure che si stavano mettendo in atto per la sua dismissione. I 5 Stelle hanno sistematicamente bocciato gli atti presentati dalle minoranze. Approvavano invece le loro dichiarazioni d’intenti senza prendersi nessun impegno”.

L’annuncio del Comitato Periferie Roma Est: “Sarà un settembre caldo”

Tirano un sospiro di sollievo i cittadini che vivono nei quartieri a ridosso degli impianti Ama e che in questi anni non si sono mai risparmiati ma hanno fatto sentire forte la loro voce. “Siamo contenti che la magistratura abbia dato segnali concreti rispetto al problema che denunciamo da sempre, ovvero i miasmi e tutte le conseguenze che l’impianto comporta” ha detto Marco Manna, presidente del comitato che annuncia un settembre caldo con proteste e manifestazioni. Il comitato non ha risparmiato un commento alla nota diffusa da Daniele Diaco, presidente della commissione ambiente in Campidoglio che commentando il sequestro ha scritto su FB: “Il Tmb lavorerà come e anche più di prima”. “Venga qui, e venga a darci qual è il disegno politico di superamento. Cosa sta facendo l’amministrazione oltre a prenderci in giro?” ha concluso Manna.

“Il commento di Diaco suona come una minaccia per la nostra periferia”

Il commento di Diaco ha suscitato rabbia anche tra i cittadini di Colle del Sole che hanno commentato: “Suona quasi come una minaccia per i cittadini di un quadrante già martoriato dai rifiuti e dove il movimento ha preso oltre il 60% dei voti, in virtù della promessa chiusura di un impianto di trattamento rifiuti, che da anni rende la vita impossibile a migliaia di famiglie e bambini hanno detto da “Community di Colle del Sole” ricordando l’esposto consegnato ai Carabinieri ad ottobre 2019, in cui oltre 3000 persone, con la loro firma, sottoscrivevano una serie di disagi causati dall’impianto trattamento rifiuti, come i miasmi.

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