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Tagliati i fondi per mobili e computer, slitta ancora l'apertura del nuovo ufficio anagrafe del VI municipio

La denuncia del presidente Nicola Franco

Doveva aprire un mese fa e invece i locali sono ancora vuoti, con il risultato gli abitanti del VI municipio sono costretti a fare affidamento su un solo ufficio, quello di via Ciambellotti. Slitta, e non si può sapere di quanto, l’apertura del secondo ufficio anagrafico del Municipio VI delle Torri. La nuova struttura, allestita all’interno del Centro commerciale Roma est, è pronta ma senza arredi e computer. Uno spazio vuoto, insomma, che tale rimarrà anche per i prossimi mesi visto che, come denunciato dal minisindaco Nicola Franco, il Campidoglio ha revocato i fondi per l’acquisto di quei materiali senza i quali è impossibile inaugurare la nuova sede.

Anagrafe

La necessità di avere un nuovo ufficio per i servizi anagrafici si presenta nel 2017 quando chiudeva lo spazio ubicato all’interno dello storico borgo di San Vittorino, nella periferia est della città. Una chiusura “momentanea” divenuta, per scelta dell’allora giunta guidata dal Movimento 5 stelle, definitiva.  L’intenzione era quella di aprire un nuovo ufficio, in comodato d’uso gratuito, presso il Centro commerciale Roma Est, che aveva risposto ad un bando pubblicato nel 2021. È subentrata quindi la giunta Franco che, negli ultimi mesi, ha cercato di mantenere la promessa di aprire i nuovi uffici a maggio 2023.

Fondi revocati

In un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, il presidente del VI Municipio, Nicola Franco, si è fatto immortalare proprio davanti ai nuovi uffici all’interno del Centro commerciale Roma Est per spiegare, in particolare ai cittadini, come mai non fosse stato ancora aperto. Il motivo è semplice: “Avevamo 50 mila euro di finanziamento per l’acquisto dei materiali che il Campidoglio ha revocato”. Questo finanziamento risale addirittura al 2020, rinnovato poi per gli anni successivi fino al 2023. Nel bilancio approvato a marzo 2023 dal Campidoglio, infatti, i soldi non c’erano più. “Ce li ridaranno – spiega Franco a RomaToday – ma bisognerà attendere l’assestamento tra giugno e luglio”.

Apertura

Questa situazione porterà, inevitabilmente, ad ulteriori ritardi. Una volta ristanziati i fondi bisognerà procedere ad una gara pubblica per la fornitura dei materiali, con tutte le lungaggini che ne conseguono. Sarebbe miracoloso vedere gli uffici aperti a settembre di quest’anno. Il VI Municipio, da parte sua, ha segnalato il problema agli uffici competenti ma ormai bisognerà attendere, come detto, l’assestamento di bilancio prima di avere date certe sull’apertura dei nuovi uffici.

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