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Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Via dell'Archeologia

Tor Bella Monaca: fiducia alla Camera, Renzi cita Pina Cocci

Ieri, il presidente del Consiglio, parlando di disabilità e barriere architettoniche, ha nominato la storica militante del Pd. “Il mio obiettivo è quello di portare il Premier nel mio quartiere”, spiega Pina

Capelli di un rosso acceso, carattere battagliero e un grande cuore: Pina Cocci è un’istituzione a Tor Bella Monaca. E, da ieri, da quando il nuovo Premier, Matteo Renzi, l’ha citata nel corso del dibattito sulla fiducia alla Camera, è un’istituzione anche in tutto il VI Municipio. E non solo.

renzi camera-2“In tribuna, tra le tante persone che sono presenti, c’è una militante del mio partito, Pina Cocci – ha detto Renzi, quasi alla fine del suo discorso –, che, nel corso di tanti incontri di campagna elettorale, mi ha spesso contestato il fatto che ci fossero problemi legati alla disabilità e alle barriere architettoniche. Aveva ragione lei, non sempre, ma in molti casi sì”.

“Ero lì per caso – racconta Pina–: sono stati i ragazzi delle sezioni ad esortarmi ad andare alla Camera. La soddisfazione più grande, a 62 anni, dopo decenni di battaglie, non è stata tanto la citazione, ma il fatto che il nuovo presidente del Consiglio si sia ricordato di me e che si sia impegnato pubblicamente, davanti alla nazione”.

“Ho incontrato Renzi per la prima volta a Roma, alla presentazione del suo libro all’Ara Pacis – prosegue la storica militante di Tor Bella Monaca –: quel ragazzo mi incuriosiva. Però, una volta arrivata lì, ho dovuto fare i conti con le scale: ero molto arrabbiata. Un’amica mi disse: ‘Pina, ma non vieni a salutare Renzi?’ E io risposi: ‘No, perché sono arrabbiata’ Allora lui, sentendo questa frase, mi chiese il motivo e gli spiegai che se avessi saputo dell’esistenza delle scale, sarei rimasta a casa. Lui prese il suo libro e scrisse al volo una frase. Me lo regalò e mi pregò di leggere la sua dedica: ‘A Pina, mai più barriere architettoniche come all’Ara Pacis’. E ha mantenuto la parola: a Leopolda 2013, a Firenze, trovai un’organizzazione straordinaria, senza un gradino. Scambiammo due parole sulla disabilità: in quel periodo, a Roma c’erano le primarie. Mi disse: “Ti prometto che le barriere architettoniche saranno un mio punto fermo”. Poi l’ho rivisto alla Garbatella: appena mi incontrò esclamò: ‘Stavolta con le scale io non c’entro niente’”. renzi cocci-2

Poi Pina pensa al presente e spiega qual è il suo prossimo obiettivo: “Sto lavorando per portare sul nostro territorio Matteo Renzi – conclude Pina –: deve recuperare il rapporto con la gente andando in periferia. In particolare, vorrei che venisse qui, a Tor Bella Monaca, dove vive il numero più alto di disabili di tutta Roma, dove c’è una forte presenza di anziani fragili e un elevato abbandono scolastico. Come ha scritto un amico su Facebook questa mattina, vorrei che il nuovo Pd fosse la fusione di due storie diverse, come la mia e quella di Renzi. Io che provengo dal Pci, legata ad una visione più tradizionale della politica, che mi batto sul territorio e lui, giovane rampante: insieme due idee diverse possono creare qualcosa di positivo per il Partito democratico”.

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