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Tor Bella Monaca: gli studenti del liceo ‘Amaldi’ scrivono al ministro Azzolina: “Vogliamo rimanere in dad, è più sicura”

A partire dal prossimo 11 gennaio il 50% degli studenti dovrebbe tornare in classe ma resteranno a casa

“Dal prossimo 11 gennaio restiamo tutti a casa con la didattica a distanza, ci sentiamo più sicuri, le alternative proposte non sono plausibili, uscire da scuola alle 15 implica non avere più tempo per nulla. Un disagio anche per i docenti e il personale Ata”. A parlare con Roma Today sono i rappresentanti degli studenti del liceo ‘Amaldi’ di Tor Bella Monaca che insieme ai loro colleghi di Roma metteranno in scena una protesta il prossimo lunedì. Le loro motivazioni sono espresse in una lettera inviata alla ministra dell’Istruzione Azzolina.

“Riteniamo sia più produttivo rimanere in Didattica a Distanza data la situazione ancora critica dei contagi e i compromessi, a nostro avviso irragionevoli, a cui dovremo attenerci per assicurare un corretto svolgimento delle lezioni – si legge nella lettera degli studenti - Analizzando i dati relativi alle diagnosi di SARS-CoV-2 delle ultime settimane possiamo notare che la curva del numero dei casi ha smesso di scendere ed è probabile che ci troveremo presto a fronteggiare un nuovo aumento dei casi e dei carichi ospedalieri portando di nuovo le terapie intensive vicine al collasso”.

Tra le motivazioni che inducono gli studenti a preferire la ‘dad’ anche ‘L’inadeguatezza complessiva del sistema di trasporto pubblico, soggetto a molte variabili che possono andare ad intaccare il fluido e efficiente funzionamento del piano, come già illustrato nel comunicato stampa “Decisioni Incomprensibili e Inefficaci per la Ripresa dell'attività in Presenza” pubblicata dai sindacati CGIL, CISL, UIL, SNALS, FGU, GILDA-UNAMS”. Non solo. Gli studenti del liceo ‘Amaldi’ ricordano alla ministra che “i locali di scuola vanno arieggiati ad intervalli di 50 minuti, cosa che comporterebbe l’abbassamento della temperatura minima consentita per legge di 18°C nelle aule – aggiungono - Inoltre le ragazze e i ragazzi che faranno parte del turno 10.00 - 15.00 consumeranno il pasto in aula a causa della mancanza di locali adeguati da adibire ad uso di mensa; ciò ovviamente obbligherebbe tutti gli alunni all’interno dell’aula a stare senza mascherina, per di più in un locale non sanificato data la difficoltà che si presenterà nel garantire l’igienizzazione di tutte le aule”.

La richiesta è quella di prorogare la didattica a distanza e di prorogare ‘a data da destinarsi il rientro in presenza’: “Troviamo infatti sia necessario fare marcia indietro rispetto alle decisioni prese in questi giorni riguardo il rientro a scuola, o comunque rivisitarle con maggiore ponderazione. Tutta le componenti delle scuole lo chiedono: gli alunni, i docenti, il personale ATA, i genitori, presidi e vicepresidi; il clima di insoddisfazione generale è espressione di ciò che tutti pensiamo: le condizioni per rientrare ad ora non ci sono”. Infine: “Noi vogliamo tornare in aula, vogliamo tornare a fare una didattica reale, vogliamo tornare alla socialità e alla bellezza dello stare a scuola con gli altri. Ma vogliamo entrare in sicurezza e non con queste condizioni. Infatti molti di noi non entreranno”. Su 83 classi del liceo, 75 hanno aderito alla protesta dell’11: rimanere in dad.

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